Howe ha la polmonite, il vice: "Mi manca, da 17 anni non stavamo lontani per 2 giorni"

L'allenatore in seconda del Newcastle, Jason Tindall, ha parlato a Sky Sports dopo la pesante sconfitta rimediata in Premier League contro l'Aston Villa di Unai Emery, per 4-1. Fra le sue dichiarazioni, ha voluto anche dare un aggiornamento riguardo alle condizioni del primo tecnico, Eddie Howe, che è stato ricoverato in ospedale nei giorni scorsi per una polmonite: "Con Eddie, è una questione da monitorare giorno dopo giorno. Quando si sente bene, mi parla. È in buone mani e la cosa più importante è che torni e guidi la squadra. Non capitava che non stessimo insieme per più di 1-2 giorni credo da 17 anni. Mi manca davvero, ancora di più in giornate come questa".

Sulla partita di oggi: "Ripensandoci, forse oggi abbiamo chiesto troppo allo stesso gruppo di giocatori, nel farli tornare in campo oggi. Abbiamo giocato tre partite in sei giorni e abbiamo affrontato una squadra di vertice come l'Aston Villa. Abbiamo fatto bene nel secondo tempo, ma intorno al 60° minuto è sembrato troppo. Dal nostro punto di vista, non siamo stati contenti dei gol subiti. Non possiamo criticare l'atteggiamento dei giocatori. Siamo in una posizione fantastica. Siamo terzi in Premier League e ci restano cinque finali".

Poi ha ribadito una difesa a spada tratta del gruppo: "I ragazzi si siano impegnati tantissimo. Grandissima prestazione contro il Manchester United e poi contro il Crystal Palace. La stanchezza si è fatta sentire e forse si cominciano a commettere errori che di solito non si fanno. Non è loro intenzione commettere errori. Bisogna sempre riflettere, correggere le cose e tornare più forti di prima, come abbiamo fatto in passato.

Infine ha concluso: "Siamo delusi dalla prestazione del secondo tempo, ma dobbiamo capire che è stata la terza partita in sei giorni. Ora lavoriamo settimana per settimana, quindi ci rinfreschiamo e lavoriamo in allenamento per vincere le partite".