"Scritte bugie, sembravo un criminale", De Zerbi stravince e si sfoga in conferenza

"Io non deciderò di rimanere o di andare via per i giornalisti. Voi dovete fare il vostro lavoro, io non ho rapporti con giornalisti se non qua, nel rispondere in maniera educata, con rispetto alle vostre domande. Ma voi potete scrivere quello che volete, io so qual è la verità. Come quando avete scritto delle cose su di me facendomi passare per un criminale, quello che sbatteva i pugni e aveva la squadra contro. Non era la verità": così in conferenza stampa il tecnico del Marsiglia, Roberto De Zerbi, dopo la schiacciante vittoria per 5-1 sul Montpellier del suo Marsiglia, tornato secondo in Ligue 1 dato il pareggio del Monaco nel pomeriggio. Il tono è calmo, posato, ma deciso come di consueto. Nessuna sfuriata, ma si può parlare di un piccolo sfogo o quantomeno di qualche sassolino tolto dalle scarpe, dato che nelle ultime settimane si è letto un po' di tutto intorno ai suoi giocatori.
Ultimamente l'OM aveva avuto una crisi di risultati con 5 ko nelle ultime 8, ma a far arrabbiare l'allenatore italiano è stato il fatto di aver letto cose non vere sui quotidiani, come riguardo al fatto di avere la squadra contro: "Io dal 6 luglio ad oggi ho cercato solo di dare tutto per questo stemma" - aggiunge fiero De Zerbi - ". Devo dare risposte al club, al proprietario, ai miei giocatori, al Proprietario, ai tifosi. La professionalità l'ho sempre avuta, nessuno può dire il contrario. Dà fastidio quando escono cose non vere, ma ci sono abituato, non sono giovanissimo e so stare in certi ambienti. Come ho già detto, mi piace questo ambiente, anche quando ci sono le polemiche, soprattutto quando io sono in buona fede come sono sempre stato. Voglio solo aiutare il Marsiglia a tornare in Champions League. L'unico mio focus è nel portare l'OM a giocare il martedì o il mercoledì. Io e i giocatori possiamo fare errori, ma stiamo dando tutto noi stessi per l'obiettivo".
Sulla partita ha detto: "Nel primo tempo non siamo stati molto bravi. Eravamo piuttosto nervosi e lo capisco. Nel primo tempo non abbiamo attaccato con la giusta energia, con l'atteggiamento giusto. Forse avevamo paura, ma volevo che attaccassimo con più giocatori e tirassimo di più. Non c'è stata connessione nel primo tempo".
Sui giocatori: "Sono orgoglioso dei miei giocatori perché è difficile giocare qui. Non voglio parlare di altri club, ma giocare in questo stadio è un altro sport. Se siamo qui oggi, è perché Geronimo Rulli ha fatto una stagione superba, Mason Greenwood ha segnato 18 gol, Murillo sta facendo una stagione superba e Luis Henrique è stato bravissimo nel primo tempo. Bisogna vedere le sue qualità".
