Guardiola, la crisi e il gesto alla Mourinho. Se resterà al City sarà qualche giocatore a "saltare"
Lo scorso 21 novembre, Pep Guardiola ha rinnovato il suo contratto col Manchester City fino al 2027. Un segnale forte da parte della proprietà in un momento particolarmente delicato per la squadra. Un invito ai giocatori di non abbassare la guardia perché il ciclo del catalano non era ancora terminato. Una mossa che però non ha invertito la rotta: prima della firma i ko consecutivi erano 4, dopo la firma sono arrivati altri due ko e un pari contro il Feyenoord che per come è maturato (da 3-0 per il City al 74' a 3-3) è stato persino peggio di una sconfitta.
La risposta plateale ai tifosi del Liverpool
A Liverpool nel big match della domenica forse per la prima volta nell'era guardioliana del City il destino era già segnato. E infatti 2-0 per i reds che si portano a +11 in classifica. City che nel frattempo è stato superato da Arsenal e Chelsea e agganciato dal Brighton. Mai in carriera Guardiola era rimasto con 7 partite senza vittorie e mai con 4 sconfitte consecutive in campionato. A fine gara il tecnico ha provato a palesare ottimismo: "Datemi pure del delirante, ma ho la sensazione che da qui in avanti ricostruiremo la nostra fiducia e ricominceremo a vincere". La vera immagine di Anfield però, è il suo gesto di stizza nei confronti del Liverpool: "Ti licenzieranno domattina" è il coro partito dai tifosi dei reds con Guardiola che per tutta risposta indica con le mani il numero 6, tanti quanti sono i successi in Premier del City sotto la sua gestione. Una reazione alla Mourinho, certamente non quella a cui eravamo abituati dall'ex Barça.
Gli scenari
Ovviamente non ci sarà nessun licenziamento oggi ed è altamente improbabile che ci possa essere anche a breve. La sensazione è che le strade tra Guardiola e il City dovessero separarsi sarà per scelta dello stesso allenatore. Altrimenti si va avanti insieme, come concordato. E l'impressione è che qualche testa in seno alla squadra salterà: Kevin De Bruyne è in scadenza e lo stesso giocatore ha alimentato dubbi sulla sua permanenza. Gundogan è tornato ma fino a giugno. Bernardo Silva (scadenza 2026) ha più volte espresso nelle varie interviste il suo sogno di giocare al Benfica ancora nel pieno della forma, Kyle Walker era un giocatore che poteva già lasciare nelle scorse sessioni di mercato.