Malore Bove, Professor Casaleggio: "Perché la terapia intensiva è una 'prassi positiva'"
Vent'anni d'esperienza da luminare nella medicina e nella medicina sportiva, il Professor Mauro Casaleggio è stato anche medico sociale del Genoa. A Radio Sportiva ha commentato l'episodio occorso durante Fiorentina-Inter a Edoardo Bove, accasciatosi al suolo al 17' di gara per un malore. "Quello diramato dal club viola lo possiamo definire un comunicato positivo, il ragazzo è vigile e respira autonomamente. Sapere la causa scatenante in questo preciso momento è difficile, può essere un problema cardiaco o cardiocircolatorio. Dovranno andare a studiare cranio ed encefalo, poi cuore e polmoni. Sono ragazzi di 22 anni, che fanno visite diagnostiche importanti, però l'episodio drammatico e la spada di Damocle che pende su tutti noi c'è sempre"
Che tempistiche ci sono per gli accertamenti?
"Sicuramente ci sono stati già esami diagnostici iniziali, come si evince dai comunicati. E' monitorizzato 24 ore su 24 in terapia intensiva a livello cardiologico e respiratorio, per questo la definiamo una prassi 'positiva' a livello medico".
Poi arriverà il tempo della diagnosi
"La diagnosi in medicina è sempre importante per poi applicare le terapie corrette e idonee. Se si sarà trattato di un problema cardiorespiratorio o nervoso come una crisi epilettica. Servirà una batteria di accertamenti".
Dei primi soccorsi che opinione si è fatto?
"Dalle immagini viste in tv, mi sembra che il primo soccorso sia stato eseguito bene. Un giocatore l'ha soccorso mettendolo sul fianco, in caso di crisi epilettica hanno fatto bene a togliere la lingua dai denti del ragazzo perché in certi casi può causare soffocamento".