Golazo all'Atletico, poi Brahim Diaz lancia un siluro a Diego Simeone: "Parla ora, parla!"

Un dribbling secco in area di rigore su Gimenez e un destro a giro sul secondo palo da stropicciarsi gli occhi. Così Brahim Diaz ha deciso il derby d'andata degli ottavi di Champions League contro l'Atletico per 2-1 al Bernabéu, l'ex Milan si è tuffato a capofitto prima tra le braccia dei tifosi e poi ha fatto capolino dallo staff tecnico di Ancelotti in panchina. Con una frase galeotta poi riferita a un avversario.

Frecciata. Infatti il trequartista marocchino mentre tornava sul campo per riunirsi con i compagni del Real Madrid, ha guardato il 'Cholo' Simeone per dedicargli un deciso "Parla ora, parla ora!", che è stato perfettamente catturato dalle telecamere di Movistar +. Un messaggio che non è passato inosservato e che ha un motivo preciso alle spalle, visto che alla vigilia della partita l'allenatore dell'Atlético aveva analizzato le possibilità del Real Madrid per sopperire all'assenza di Bellingham (squalifica) e Ceballos (infortunio) a centrocampo: "C'è anche la possibilità di Brahim, ma non credo, perché ovviamente c'è un modello che si ripete e probabilmente giocheranno in questo modo". Dichiarazioni che devono aver lasciato interdetto Brahim Diaz.

Ma anche negli spogliatoi del Bernabeu il tecnico dei colchoneros ha analizzato a Movistar + l'undici del Madrid, questa volta con la presenza confermata di Brahim, per chiarire che l'allineamento di Ancelotti era un po' più "aggressivo" di quanto si aspettasse: "Un passo più forte, un duello uno contro uno molto buono, un buon tiro. Attaccante o centrocampista offensivo in posizioni d'attacco, con un controllo più posizionale di Tchouaméni, con Valverde più centralizzato nel ruolo di terzino. Simile a quanto fatto al City con Bellingham, ora con Brahim".