Dani Alves resta in carcere: il padre di Neymar non ha ancora pagato il milione di cauzione
La sezione 21 del Tribunale di Barcellona ha deciso di acconsentire alla scarcerazione provvisoria di Dani Alves attraverso una cauzione di un milione di euro.
Il brasiliano potrà quindi lasciare il carcere Brians 2, dove è recluso dal 20 gennaio 2023, non appena avrà pagato la somma pattuita e per farlo si è affidato... a Neymar, suo ex compagno di squadra al Barcellona, al Paris Saint-Germain e nella nazionale brasiliana. Sarà il padre dell'attaccante dell'Al Hilal a versare la cauzione per il rilascio dell'ex terzino; Alves sperava di uscire di prigione già oggi ma, come sottolinea Marca, il termine per versare la cauzione erano le ore 14:30.
Ricordiamo che Dani Alves si era già rivolto alla famiglia di Neymar per pagare i 150.000 euro richiesti dal giudice istruttore come risarcimento per la vittima della violenza sessuale, che sono serviti anche come attenuante per ridurre la pena a quattro anni e mezzo. L'avvocato difensore, Inés Guardiola, ha ritirato i passaporti spagnolo e brasiliano dell'atleta per consegnarli alla giustizia con l'obiettivo di evitare una possibile fuga in Brasile, Paese che non ha un trattato di estradizione con la Spagna.
Nel frattempo sono arrivate le dichiarazioni di Luis Balesta, il giudice che ha emesso la sentenza contro Dani Alves: "Con il massimo rispetto e la massima considerazione per i miei colleghi della Corte, non sono d'accordo con i criteri della maggioranza e ritengo che lo status provvisorio dell'imputato (ovvero quello di detenuto) dovrebbe essere prorogato fino al limite massimo, cioè a 2 anni e 3 mesi di reclusione".