Croazia, che elogi di Modric a Perisic: "So che tipo di giocatore è e cosa può ancora dare"

Era l'1 marzo 2006 quando l'allora ct Zlatko Kranjcar lo fece esordire in Nazionale, all'età di 20 anni 5 mesi e 20 giorni. Oggi Luka Modric è un'autentica colonna portante della Croazia e vanta la bellezza di 185 presenze con 27 gol e 29 assist totali, nessuno dei quali siglato ieri sera nel confronto all'andata dei quarti di Nations League con la Francia. Ma il trionfo per 2-0 resta comunque dolce, anche se non c'è da abbassare la guardia e nel post-partita lo ha confidato.
Prime parole: "Una grande vittoria, abbiamo giocato una partita eccellente, soprattutto nel primo tempo. Nella seconda parte i francesi ci hanno messo sotto pressione, sono stati più dominanti, ma ci siamo difesi come squadra, siamo riusciti a resistere e difendere quel 2-0. È un grande risultato, ma la fine è ancora lontana. Peccato per il rigore sbagliato, forse Kramarić è stato influenzato dal fatto che ha impiegato molto tempo per eseguire il tiro. I francesi hanno avuto delle occasioni, ma Livi è stato all’altezza. Come squadra abbiamo giocato una partita perfetta, ma per battere una Francia così forte dovevamo essere così, perfetti".
Parole al miele invece riservate a Ivan Perisic, man of the match per gol e assist trovati: "Sono contento per Ivan, che ha rotto quella tradizione negativa di non segnare a Poljud. Finalmente ce l'ha fatta. Non mi sorprende nulla quando si tratta di Ivan Perišić, so che tipo di giocatore è, che lavoratore e che carattere ha, cosa ha fatto per la Croazia e cosa può ancora dare. Sono felice che sia tornato in questo modo, credo che abbia ancora margini di miglioramento".
Il segreto per il ritorno? "Dobbiamo di nuovo giocare una grande partita, avete visto nel secondo tempo quanto siano forti i loro giocatori. Nella gara di ritorno dovremo essere almeno a questo livello, se non anche migliori", la chiosa.
