Chelsea, servono oltre 100 milioni di ricavi dalle cessioni per non finire nei guai

Mercato in tono minore, quello di gennaio in Premier League. Tanti club sotto la lente d'ingrandimento del Fair Play Finanziario e pertanto cauti nelle operazioni in entrata. Su tutti il Chelsea, reduce da un'insensata campagna acquisti avvenuta con l'avvento di Todd Boehly: oltre un miliardo di euro spesi dal suo arrivo che hanno portato la squadra comunque fuori dalle coppe europee. In questo gennaio non ha speso un centesimo, limitandosi a sfoltire la rosa con le cessioni in prestito di Armando Broja, Ian Maatsen, Andrey Santos e David Datro Fofana.
IL PRECEDENTE EVERTON - L'Everton è stato penalizzato di 10 punti in classifica per una singola violazione del fair-play finanziario. Secondo la Premier League, il club del Liverpool avrebbe avuto perdite per 142 milioni di euro in tre stagioni (2019/20, 2020/21 e 2021/22), mentre il limite consentito è di 120 milioni di euro. I londinesi rischierebbero almeno 30 punti di penalizzazione o addirittura la retrocessione diretta. Il caso, però, è ancora sotto la lente d'ingrandimento della giustizia sportiva e per avere una sentenza definitiva bisognerà aspettare almeno due anni.
SERVONO OLTRE 100 MILIONI ENTRO IL 30 GIUGNO - Stefan Borson, ex consulente finanziario del Man City, ha parlato in merito a talkSPORT: "Che risolvano la loro situazione sembra molto improbabile da qui al 30 giugno, a meno che non vendano giocatori per un valore superiore a 100 milioni di euro. La stagione finirà e poi avremo gli Europei. Esempi come Conor Gallagher ci sono: e il Chelsea vuole vendere prima del 30 giugno, dovrà agire molto rapidamente. Inoltre, i potenziali acquirenti sapranno che il Chelsea ha bisogno di vendere giocatori".
