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Ancelotti fa 300 col Real: "Provo affetto per il Milan ma sono nel club migliore del mondo"

Ancelotti fa 300 col Real: "Provo affetto per il Milan ma sono nel club migliore del mondo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
Oggi alle 13:26Calcio estero
di Michele Pavese

Carlo Ancelotti ha parlato poco fa in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l'Alaves: "Siamo in un buon momento e dobbiamo continuare così, tenendo presente che in ogni partita bisogna lottare e soffrire".

Come sta Bellingham?
"È guarito, anche se ha bisogno di una protezione alla spalla per essere più sicuro. Può giocare e giocherà. Carvajal invece ha bisogno di qualche altro giorno".

Riposerà Mbappé e giocherà Endrick?
"Lo vedrete domani. Ma ci saranno delle rotazioni. Endrick sta facendo bene ovunque lo metta: attaccante, ala... è sempre molto bravo. Gli chiedo di avere pazienza e lui lo capisce perfettamente, perché si allena e vive ogni giorno con i migliori attaccanti del mondo. Ha capito il suo ruolo e dico davvero che sta guadagnando tante posizioni. La sua professionalità è altissima, è una persona molto matura. Siamo felici: giocherà i suoi minuti, le sue partite".

Un solo gol nei primi tempi, come lo spieghi?
"È un dato che attira l'attenzione e ne abbiamo parlato prima della partita contro l'Espanyol. Dovevamo mettere un po' di intensità in più, capendo però che le squadre calano nella ripresa e ci sono spazi".

Com'è possibile che una squadra che "gioca così male" non perda da 38 giornate?
"Non posso spiegarvelo (ride, ndr). Per me non giochiamo male; la cosa che più colpisce è che il Real Madrid, in questi anni, non ha avuto un'unica identità: blocco basso, transizioni, possesso palla... abbiamo provato tutto. Il fatto di non avere un'identità chiara fa pensare che non abbiamo “un gioco”. Ed è vero. Ne abbiamo molti".

Domani festeggerai 300 partite con il Real Madrid.
"Ho avuto la grande fortuna di allenare grandi club, come il Milan, per il quale nutro un affetto speciale. Ma il Real Madrid è il miglior club del mondo, su questo non ci sono dubbi. Essere su questa panchina 300 volte non dico che sia un miracolo, ma tant'è".

Hai già deciso quando ritirarti?
"No. Mi piace fare questo lavoro e la mia fatica non è paragonabile a quella dei giocatori. Forse mentale, perché è vero che ci sono pressione e responsabilità, ma mi piace. Per ora non ho data di scadenza. Continuo, mi piacerebbe allenare per molti anni".

Quanti altri infortuni devono esserci perché qualcuno faccia qualcosa?
"Voglio dirvi che sono molto triste per l'infortunio di giocatori importanti come Ter Stegen, uno dei migliori portieri del mondo. Spero che si riprenda presto. Al momento non possiamo fare molto, perché come ho detto non cambierà nulla in questa stagione, ma possiamo riflettere. Il mondo del calcio deve farlo".

Cosa ne pensi della situazione di Mendy? Per te è il "migliore al mondo in difesa" ma spesso non è convocato in nazionale".
"Siamo contentissimi, ha rinnovato il contratto. Sta molto bene, il suo livello difensivo è di altissimo livello. Non è che abbia difficoltà con la palla, ma non gli chiedo di fare il lavoro che fanno gli altri terzini. Abbiamo un’ala sinistra molto forte, quindi non c’è bisogno di chiedergli molto in fase offensiva. Potrebbe farlo, ma non glielo chiediamo. È meglio che resti indietro perché a volte deve lavorare in inferiorità".

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