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Drago: "Ad Avellino ripetuto l'errore di 2 anni fa. Per vincere servono idee, non soldi"

Drago: "Ad Avellino ripetuto l'errore di 2 anni fa. Per vincere servono idee, non soldi"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
Oggi alle 14:49Serie C
di Tommaso Maschio
A Tutta C
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A TUTTA C con Luca Calamai e Daniel Uccellieri Ospite: Massimo Drago (Mister)
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L'allenatore Massimo Drago ha parlato nel corso dell'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio per analizzare il momento difficile di due grandi del Girone C come Avellino e Crotone.

La sorprende quanto sta succedendo ad Avellino?
“Purtroppo lavorare in alcune piazze importanti che hanno fatto la Serie A e vivono di blasone non è facile, ovviamente l’Avellino sta faticando. Le prestazioni non sono state all’altezza e si è deciso di esonerare l’intero gruppo di lavoro, da chi ha costruito la squadra a chi la allena. Si è sempre detto che con i soldi si vincono i campionati, ma ultimamente veniamo smentiti perché si vince con le idee, vincono squadre senza pressioni della piazza. Lo scorso anno ha vinto la Juve Stabia che ha iniziato la stagione per fare minutaggio, con un allenatore che ha fatto benissimo e un direttore che conosce il campionato e che appena ha capito che si poteva fare più di una semplice salvezza ha puntellato la squadra. La Serie C è un altro campionato rispetto a tutti gli altri, se non entri subito con la mentalità giusta è difficile anche per giocatori di Serie A far bene in C”.

Può essere che ad Avellino non ci fosse la convinzione di andare avanti con questo gruppo di lavoro già in estate?
“La società ha valutato il percorso dell’Avellino dello scorso anno, da quando è subentrato Pazienza sono stati fatti diversi risultati utili e si è giocato il campionato. Trovava grandissime difficoltà in casa, è stato un rullo compressore in trasferta ma falliva i grandi appuntamenti in casa. C’erano grandi pecche dal punto di vista mentale, nei playoff c’è stata sfortuna con il Vicenza. È stato fatto lo stesso errore di due anni fa, non c’era la stessa unione d’intenti con Rastelli, si è continuano con Massimo e quest’anno è successa la stessa cosa”.

A cosa può ambire il Crotone quest’anno?
“Mi piace attenzionare le parole del direttore generale e del presidente. Si è iniziato un percorso nuovo a Crotone per la valorizzazione dei giovani con investimenti oculati. Non parlo di autogestione, ma è una mentalità diversa. È normale che in una piazza come Crotone che ha visto la Serie A non è facile, bisogna mentalizzare l’ambiente e capire che la Serie A purtroppo è passata. Il Crotone ha la fortuna di avere una società solida, una famiglia sulla cresta dell’onda da anni, ha portato la piazza a giocare con Milan e Inter. Ormai si punterà sui giovani, questa è la mentalità”.

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