Marchetti: "Juve, Koopmeiners più lontano. Roma, serve il rilancio per Dovbyk"
Durante L'Editoriale di TMW Radio ha parlato Luca Marchetti di Sky Sport.
Douglas Luiz arriva a Torino, la Juve lo aspettava con trepidazione. Ora però servono altri colpi, a partire da Koopmeiners:
"Todibo è un affare che la Juve può chiudere nei prossimi giorni, poi si concentrerà su Adeyemi, perché l'accordo col giocatore c'è ma manca quello col Borussia e non sarà una cosa breve. Per le dinamiche createsi, Koopmeiners si sta allontanando. La forza con cui l'Atalanta lo difende lo allontana dalla Juve. Il giocatore avrà sicuramente voglia, ma la società non vuole darlo via. Serve un'offerta che possa scardiare quello che l'ad dell'Atalanta ha detto. Serve un'offerta superiore quasi ai 60 mln, quindi la vedo difficile. Magari la Juve cambierà obiettivo e ci sono altre opzioni a centrocampo. Le rivoluzioni comunque non si fanno in una sola sessione di mercato. La Juventus ha bisogno di un centrocampista in più ed è Koopmeiners, uno in più a prescindere no però".
Uno dei desideri fino allo scorso anno era Ferguson:
"Ma era più alla Douglas Luiz, più uno di rottura, che ti aiuta nella fase difensiva, Koopmeiners è più offensivo ed è quello ora che serve".
Adeyemi, a che punto è la trattativa?
"La richiesta è di 40 mln e non è quello che la Juve vorrebbe spendere. Però la trattativa comincia ad esserci. La Juve vorrebbe fare una base più bassa e con dei bonus che possono arrivare a quella cifra. Parlerei di 35 più bonus, tra più o meno raggiungibili facilmente. Il giocatore è abbastanza convinto del progetto Juve, avrebbe un quinquennale importante, quindi credo che si possa fare ma ci vorrà del tempo. Il fatto che si stia accelerando per Adeyemi forse esclude Koopmeiners. Davanti la Juve ha Chiesa, Vlahovic, Yildiz e Milik fuori, quindi in quel reparto qualcosa va fatto, anche perché Milik e Chiesa sono in uscita".
Fiorentina, McKennie e Rugani due possibilità concrete?
"E' chiaro che per i numeri serve un aiuto della Juve per McKennie. Tante società si sono mosse per capire se l'affare è possibile, ma gli stipendi che paga la Juve non sono sostenibili per tante società. Credo che se questa operazione vada a buon fine, credo che possano andare più verso la fine del mercato, quando le opzioni iniziano a scarseggiare".
Roma, arriva Soulé ma ora c'è Dovbyk:
"Il rilancio deve esserci per forza, almeno deve pareggiare l'offerta dell'Atletico Madrid. Lui si è promesso alla Roma ma il club giallorosso deve avvicinarsi alle richieste del Girona. Magari utilizzando qualche formula diversa. Alla fine l'operazione si chiuderà, non ci sono margini per vederla saltare. Non mi aspettavo comunque che la Roma spendesse così tanto, c'era una gestione diversa per colpa di paletti rigidi del FFP, ma ci sono state tante non conferme nella rosa che hanno permesso di muoversi diversamente sul mercato. La Roma ragiona molto sul risparmio nella spesa annuale con i giocatori che aveva lo scorso anno per prendere ora giovani che possono crescere insieme al club".
Napoli, si cambia strategia per Osimhen?
"La clausola è solo un'indicazione di prezzo, non ci ho mai creduto che sarebbe stata utilizzata. Il problema è che PSG e Napoli ora non hanno dialogo, la situazione spinge il Napoli e le altre squadre interessate a cercare soluzioni alternative, che non sono le favorite dal club e dal giocatore. Ma possono essere delle buone exit strategy, vedi il Chelsea. Osimhen non giocherà nel Napoli il prossimo anno, da qui si deve partire per capire come muoversi".