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Lutto nel Giornalismo: è morto Paolo Griseri

Lutto nel Giornalismo: è morto Paolo Griseri
Oggi alle 12:06Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Virgilio
Morto Paolo Griseri, giornalista e vicedirettore a La Stampa: lutto improvviso, aveva solo 67 anni

Il giornalista 67enne Paolo Griseri è morto improvvisamente a causa di un infarto: esperto di Fiat e Stellantis, era stato vicedirettore de La Stampa

Paolo Griseri, storica firma del giornalismo economico piemontese e italiano, classe 1956 e in pensione da circa un anno, è morto improvvisamente a 67 anni, stroncato da un infarto.
Griseri, che ha anche pubblicato diversi libri, era considerato uno dei massimi esperti dell’universo del gruppo Fca (Fiat e poi Stellantis), e aveva anche raccontato la storia della casa automobilistica torinese attraverso un viaggio a puntate pubblicate su La Stampa.
La scomparsa di Griseri, che lascia la moglie Stefania Aloia e il figlio Gabriele, è stata improvvisa, con un infarto fulminante e una corsa in ambulanza all’ospedale delle Molinette, dove però i medici non sono riusciti a rianimarlo.

Numerosi anche i libri pubblicati: “Il processo. Storia segreta dell’inchiesta Fiat tra guerre, tangenti e fondi neri”, scritto con Massimo Novelli e Marco Travaglio, “La sfida. Oltre il Pd per tornare a vincere. Anche al Nord” scritto con Sergio Chiamparino e “La Fiat di Marchionne. Da Torino a Detroit” sono alcuni dei suoi lavori.

“Oggi è per me una giornata triste perché ci ha lasciato una persona perbene e che stimavo. Addio Paolo” ha scritto su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Tante le manifestazioni di vicinanza dal sindacato.
«Ha sempre raccontato con passione, competenza, sensibilità ed estrema accuratezza il mondo operaio, il lavoro industriale, ma anche il lavoro sfruttato» dichiara il segretario Cgil Maurizio Landini.
«Ha saputo raccontare il Paese partendo dal mondo del lavoro e dalle vicende dell’ex Fiat con uno sguardo lucido e critico» afferma il segretario Fim, Federico Uliano. Con loro i segretari di Cisl Torino e Piemonte, Domenico Lo Bianco e Luca Caretti, il segretario della Fiom Torino Edi Lazzi. E gli imprenditori: «È stato innamorato tutta la vita di Torino e della sua ambizione di innovare e trasformarsi. Lui l’ha raccontata e capita» sottolinea il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay. Poi ancora la politica: Anna Rossomando, Federico Fornaro, Chiara Gribaudo, Silvia Fregolent, fino alla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo: «Perdo un amico dal cuore grande, una guida professionale e umana».

La camera ardente aprirà domani dalle 12,30 alle 18,30 in via Lugaro 15 a Torino, alle 14 ci sarà il saluto laico. Il funerale sarà invece lunedì 28 alle 9,30 alla parrocchia dell’Ascensione, in via Pietro Bonfante 3 a Torino.

Chi è Stefania Aloia, moglie del giornalista Paolo Griseri morto improvvisamente
Stefania Aloia è una celebre giornalista, nata a Torino il 15 aprile 1967 e iscritta all’Ordine dei giornalisti dal 2001. Una firma molto rilevante del panorama nostrano, che nel corso degli ultimi anni ha vissuto delle evoluzioni notevoli per quanto riguarda lo sviluppo della sua carriera.

Stefania Aloia, la carriera da giornalista
Stefania Aloia è iscritta all’Ordine da 23 anni ma ha iniziato la professione da giornalista ben prima. Sappiamo che i primi passi li ha mossi in ambito locale, il che nel suo caso vuol dire Torino. Ha dato il via da giovanissima a collaborazioni con settimanali del capoluogo piemontese, trovando poi spazio all’edizione regionale de Il Giornale.

Un periodo colmo di impegni, caratterizzato da crescita personale e professionale. Il suo percorso l’ha condotta negli uffici di Radio Rai prima e della ben nota agenzia di stampa Ansa poi. Sette anni dopo l’iscrizione all’Ordine, è stata assunta dal quotidiano La Repubblica.
A settembre 2023 ha poi ricevuto un’importante nomina. Ha ricoperto infatti il ruolo di direttrice del Secolo XIX, ovvero il più importante quotidiano della Liguria. Un traguardo notevole raggiunto a 54 anni, dopo 15 anni trascorsi a Repubblica, dove aveva raggiunto l’incarico di vicedirettrice nel 2021.

Ha dunque preso il posto di Luca Ubaldeschi, divenendo la terza donna a dirigere un quotidiano nazionale tra i 30 più diffusi nel nostro Paese. Prima di lei soltanto Agnese Pini, direttrice del gruppo editoriale Monrif (Resto del Carlino, Nazione, Giorno, Quotidiano Nazionale), e Nunzia Vallini, direttrice de Il Giornale di Brescia.

Un percorso che è durato di fatto un anno, dal momento che a settembre 2024 è subentrato alla direzione Michele Brambilla. Circa un mese dopo, restando nell’ambito del Gruppo Gedi, il direttore di Repubblica Mario Orfeo ha risistemato i vertici del quotidiano. Il risultato? Stefania Aloia è tornata a casa con l’incarico di vicedirettrice.

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