La Corte d'Appello apre al fallimento della Reggina: dubbi su alcuni documenti di Saladini
È arrivata la pietra tombale sulla Reggina. La Corte d'Appello di Reggio ha revocato l'omologa della gestione alla società amaranto, avviando la procedura fallimentare e avviando indagini sulla possibilità di illeciti da parte della precedente proprietà facente campo a Felice Saladini.
La sentenza, riportata in un documento di 16 pagine, segna, dunque, la fine definitiva della società dello stretto (rinata la scorsa estate sotto la denominazione de 'La fenice amaranto), evidenziando una serie di gestioni errate da parte dei precedenti dirigenti, culminando con l'esclusione della Reggina dal campionato di Serie B per la stagione 2023/24. Questa decisione è stata presa a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 30/08/2023.
Senza la possibilità di partecipare al campionato, il piano economico finanziario delineato della società calabrese è divenuto insostenibile, poiché le entrate previste non erano più considerate plausibili. La revoca dell'omologa, dunque, significa che non può esserci continuità aziendale. Inoltre, la Corte d'Appello ha evidenziato delle anomalie nei documenti finanziari presentati da Felice Saladini, sollevando dubbi sulla loro autenticità. A riportare la notizia è LaCNews24.it.