Jacobelli: “C’è una Juventus con Vlahovic e una senza. Con il Monza serve vincere”
A Tmw Radio è l’ora dell’Editoriale. Queste le parole del Direttore Xavier Jacobelli.
Qual è la considerazione migliore che la Juventus può trarre dalla vittoria di ieri in Coppa Italia?
“La reazione alla magra figura fatta contro il Venezia, così deludente dal punto di vista del gioco e del risultato. Credo che la seconda rete consecutiva di Koopmeiners possa essere poi un corroborante per l’immediato futuro. Su tutti però c’è Vlahovic, che ha segnato dodici gol dall’inizio della stagione e ventiquattro nell’anno solare. Proviamo ad immaginare che cosa sarebbe stato della Juventus se non ci fosse stato lui al centro dell’attacco. La verità è che c’è una Juventus con Vlahovic e una senza di lui”.
È ancora presto per esprimere un giudizio sul mercato di Giuntoli?
“Il lavoro di un responsabile delle operazioni di mercato deve essere valutato al termine della stagione. È evidente, e il campo ieri lo ha confermato, che un conto è vedere una squadra quando può fare degli esperimenti e un’altra quando deve fare la conta degli infortunati ed è costretta ad arrabattarsi. Ora la gara di Domenica contro il Monza deve dare continuità a quanto si è visto in coppa. La squadra deve tornare a vincere perché si chiama Juventus”.
Oggi la Roma affronterà la Sampdoria. Che momento stanno vivendo i giallorossi?
“C’è confusione, in più dalla Turchia stanno arrivando notizie che riportano il viaggio dell’agente di Dybala, il che ha attirato le attenzioni dei tifosi. Ora l’importante è che ci sia chiarezza per evitare tormentoni che possano dare fastidio alla squadra”.
Stasera andrà in scena anche l’Atalanta, che continua a volare.
“Il fatto stesso che alla vigilia della gara con il Cesena Gasperini abbia parlato di come la Coppa Italia sia un obiettivo, la dice lunga. L’Atalanta è forte dell’organico che ha costruito e vuole giustamente sfruttarlo. In questo momento Gasperini sta anche usando il bastone e la carota con Zaniolo. Ora dipende da lui, perché non si capisce come mai dopo un goal un attaccante si debba lasciare andare a certi comportamenti che denotano nervosismo. Penso che la bacchettata di Gasperini potrà essere molto efficace”.
Come si legge il tracollo della Lazio contro l’Inter?
“Quando ci si misura contro i i campioni d’Italia può capitare di perdere, anche molto male. Da qui a pensare però che il brillante inizio possa di stagione possa essere inficiato da questa sconfitta ce ne corre. Sono certo che ci sarà una risposta, anche perché Baroni si è confermato un fine comunicatore, assumendosi le responsabilità della sconfitta. Dal canto suo invece l’Inter ha confermato grande motivazione nel voler arrivare in fondo in ogni competizione. Quando si ha una rosa di questa qualità e il tecnico che la allena è Simone Inzaghi non si può prescindere da questo”.
Quanto perde il Napoli con l’infortunio di Buongiorno?
“Molto, perché l’ex granata ha contribuito in maniera determinante alla difesa meno battuta del campionato. Finora l’emergenza infortuni non aveva toccato il Napoli in maniera rilevante. Ora si tratta solo di saper reagire”.
Un giudizio su Yildiz Golden-Boy?
“Ho avuto l’opportunità di incrociarlo e mi ha colpito la maturità di un ragazzo di soli diciannove anni. È una conferma di ciò che Montella sentenziò alla sua prima convocazione, definendolo un predestinato. Alla Juventus se verrà impiegato a ridosso della punte darà il meglio di sé”.
Che aria si respira in casa Milan?
“Innanzitutto mi sento di dire che se Camarda merita di giocar titolare, deve giocare titolare, altrimenti è inutile fare raffronti con il modello Barcellona. In questo momento penso possa ridare un entusiasmo che è mancato durante la festa per i centoventicinque anni. Basti penare all’assenza di Maldini e Boban e alle proteste pesanti dei tifosi. Ora alcuni risultati positivi potrebbero ricucire parzialmente il rapporto con una società che ha accompagnato alla porta due figure come Maldini e Massara”.