Avv. Di Cintio: "Serve unità per il bene del Calcio Italiano"

L'estate del calcio italiano è sempre più rovente.
La scelta di Gabriele Gravina di anticipare al 4 novembre le elezioni per la presidenza della FIGC rappresenta una logica e intelligente mossa politica, dal momento che le tempistiche ravvicinate potrebbero favorire il rinnovo della fiducia da parte di quello che resta un bacino di consenso tutt'altro che compromesso.
Parallelamente, tuttavia, come sottolineato anche dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, aleggia un certo malcontento sulla mancata possibilità di creare un confronto reale e produttivo in Consiglio federale.
Il momento storico non è dei più rosei, l'eliminazione dell'Italia da UEFA EURO 2024 è solo la punta di un iceberg formato dalle numerose problematiche che affliggono a diversi livelli lo sport più popolare nel nostro Paese.

Il concetto di "responsabilità" richiamato dal Ministro Abodi rimanda alla questione di una visione di insieme che deve necessariamente coinvolgere tutte le parti e concretizzarsi in un programma a lungo termine, che tenga conto delle istanze e delle necessità di tutti gli attori facenti parte del sistema.
Il tempo è necessario per operare attivamente, ma la fase di riflessione è importante tanto quanto quella di costruzione stessa.
È il momento di non tirarsi indietro di fronte al percorso che ci attende, apriamoci al dialogo e agiamo tutti insieme per il bene del nostro calcio.