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Un anno senza il "Sor Carletto", manca a tutti Carlo Mazzone

Un anno senza il "Sor Carletto", manca a tutti Carlo MazzoneTUTTO mercato WEB
lunedì 19 agosto 2024, 07:50Accadde Oggi...
di Redazione TMW
fonte unionesarda.it
Carlo Mazzone è stato un allenatore di calcio italiano. Era conosciuto con il soprannome di Sor Carletto o Sor Magara per via del caratteristico e spiccato accento romanesco. Detiene il record di panchine in Serie A, con 792 partite

È morto all’età di 86 anni il 19 agosto 2023, Carlo Mazzone, figura storica del nostro calcio.
Prima da giocatore e poi da allenatore, il romanissimo “Sor Carletto” è stato uno dei personaggi più amati non soltanto dai tifosi, ma anche dagli stessi calciatori con cui ha lavorato nel corso della sua lunghissima carriera.
È suo, infatti, il record di panchine in Serie A: sono 792 (spareggi esclusi)

Sono nato a Trastevere e appena posso ci torno, ma sono tutti americani, anche nei vicoli. Mio padre aveva un'autorimessa a Monteverde nuovo, vicino all'ospedale San Camillo. Aveva la passione dei motori, auto e moto. Se li costruiva lui. Un omone, io lo ricordo nel fisico, ma capace di lavoretti di precisione con attrrezzi minuscoli. Il calcio non gli piaceva, mi chiamava er pallonaro. Io stavo a guardarlo sotto le auto, lui diceva 'Carlo passami la chiave del 13, passami il martelletto di rame', ma a un certo punto parlava al vuoto perchè io ero scappato ad allenarmi. Quando ho esordito in prima squadra con la Fiorentina, hanno mostrato le mie foto in tv. A papà è andata la minestra di traverso per la sorpresa. Mi ha aspettato in piedi e poi :
'Potevi anche avvertirmi' .

Carlo Mazzone se ne andava il 19 agosto dell'anno scorso
(intervista a Gianni Mura)

Istituito il premio alla memoria di Carlo Mazzone, va a Claudio Ranieri e Pep Guardiola
Iniziativa della famiglia nel primo anniversario della morte dell’allenatore romano

Un premio alla memoria di Carlo Mazzone nel primo anniversario della sua morte, avvenuta il 19 agosto 2023 ad Ascoli Piceno, è stato istituito dalla famiglia del compianto allenatore romano, ascolano di adozione.

La famiglia, che risiede da sempre ad Ascoli Piceno, ne ha dato notizia oggi all'Ansa comunicando che per il 2024 il premio sarà consegnato a due allenatori, Claudio Ranieri, per la sua carriera, e a Pep Guardiola, che è stato allievo di Mazzone, per i risultati straordinari fin qui ottenuti.

La consegna del "Premio Carlo Mazzone" a Guardiola e Ranieri avverrà nel corso di una cerimonia in base agli impegni dei due allenatori. Mazzone è scomparso il 19 agosto del 2023 all'età di 86 anni. Ad aprirgli la strada verso la carriera di allenatore è stato il 'presidentissimo' dell'Ascoli Calcio Costantino Rozzi, il primo ad affidargli una panchina tra il 1968 e il 1969, dopo che un grave infortunio aveva interrotto la sua carriera di calciatore. Mazzone, che in quegli anni mise su famiglia ad Ascoli Piceno, guidò la squadra bianconera prima dalla serie C alla B e poi allo storico primo campionato di serie A che i bianconeri disputarono nella stagione '74/75. In carriera ha in seguito allenato anche Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma, Napoli, Perugia, Brescia, Livorno.

Il Comune di Ascoli Piceno il 30 ottobre del 2022 gli ha conferito la Cittadinanza onoraria in occasione di un evento al teatro Ventidio Basso, ultima apparizione pubblica di Carlo Mazzone. (fonte UNIONE SARDA - www.unionesarda.it)

IL LEGAME CON BAGGIO E LA CORSA SOTTO LA CURVA DELL’ATALANTA
“Perché non portiamo Baggio a Brescia?”. Da questa domanda semplicissima posta da Mazzone a Corioni nasce il legame tra Baggio, Mazzone e Brescia. “Gestire Roberto Baggio è stato una passeggiata. Era un amico che mi faceva vincere la domenica”, diceva. E proprio dal destro del Divin Codino parte la storica corsa di Mazzone verso la curva dei tifosi dell'Atalanta, dove il tecnico festeggiò il gol del 3-3 in un derby pareggiato in rimonta

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