18 luglio 2003, a Roma muore Sandro Ciotti. La sua voce roca era inconfondibile
Vent'anni fa moriva Sandro Ciotti. Il 18 luglio del 2003, a Roma - città dove era nato - si spegneva dopo una lunga malattia. Era stato ricoverato in ospedale, prima di tornare a casa per qualche giorno e poi spirare al Policlinico Gemelli. Come padrino di battesimo aveva avuto il poeta Trilussa, a cui è intitolata anche una famosa piazza di Trastevere. Ciotti nella sua giovinezza, oltre agli studi e al violino, gioca a calcio nelle giovanili della Lazio e prova anche la carriera fra Viterbese, Frosinone e Anconitana. Poi inizia il suo percorso all'interno del mondo del giornalismo, collaborando con Paese Sera, Il Messaggero e Giornale d'Italia, entrando in Rai nel 1958, all'età di 30 anni, iniziando con le radiocronache due anni più tardi, nella partita fra Danimarca e Argentina, durante le Olimpiadi di Roma.
Non solo il calcio nella sua estrazione, perché segue il Giro d'Italia e il Tour di France, oltre a decine di Olimpiadi e Mondiali di calcio. Ciotti ha anche collaborato per 40 edizioni del Festival di Sanremo, conducendo anche la Domenica Sportiva per cinque anni, dal 1986 al 1991. Inconfondibile la sua voce roca dovuta a un edema dopo la radiocronaca delle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968. Diventò una sorta di marchio, rendendolo ancora più riconoscibile dal radioascoltatore.
Tanti gli anni a Tutto il Calcio Minuto per Minuto, dove era messo spesso in contrapposizione con Enrico Ameri. Tra il 1966 e il 1976 è anche stato regista, curando alcuni documentari televisivi.