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…con Stefano Beltrame

…con Stefano BeltrameTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 24 settembre 2024, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

Pronto a ripartire. Stefano Beltrame si allena con il Lecco, in attesa di un tesseramento che potrebbe arrivare magari con la società lombarda. Il suo profilo piace a diversi club, ma il Lecco gli ha aperto le porte del campo d’allenamento. “Ci tengo molto a ringraziare la società per quello che mi sta dando. Spero che questo matrimonio si possa concretizzare. Mi piacerebbe restare a Lecco. C’è un bel gruppo e la società è sana”, dice il centrocampista scuola Juve a TuttoMercatoWeb.com.

Come sta vivendo questo periodo da svincolato?
“Non è mai una situazione facile. La voglia non manca, ne ho tanta. Mi alleno tutti i giorni, sto bene. Ma mi piacerebbe ritrovare una squadra, firmare e ripartire”.

Lei ha vissuto gli ultimi anni all’estero. L’ultima esperienza in Indonesia come è stata?
“Dal punto di vista professionale molto bella. Vincere un campionato è sempre bello. È stata un’esperienza diversa, che non mi aspettavo. Mi ha fatto crescere molto. Però è stata tosta. Lontano da casa, da solo. Ma abbiamo vinto il campionato ed è stato bello”.

Ma il richiamo dell’Italia s’è fatto sentire…
“Avevo voglia di rientrare. Mi piacerebbe tornare qua da giocatore diverso rispetto a prima. A trentuno anni posso ancora dare tanto”.

Come è cambiato il calcio italiano in questi anni?
“Rispetto a qualche anno fa ad esempio la C è un campionato diverso. Si dà spazio a tanti giovani. È un campionato fisico. Devi essere preparato. Rimane un campionato ostico, tosto da giocare. La Serie B è rimasto quello che giocavo io otto-nove anni fa. Forse c’è qualche giovane in più rispetto a quando lo ero io. In A, ho visto il derby ed è stata una partita molto bella con ritmi alti. È un campionato che è migliorato negli ultimi due anni”.

Che progetto è quello delle seconde squadre? Ad esempio la Juve Under 23…
“Un progetto interessante. Se ci fosse stato quando ero in Primavera sarebbe stato ancora più bello. Far crescere i giovani facendogli vivere gli ambienti della Juve è un progetto che aiuta. Li hai in casa. E da calciatore sei in un contesto perfetto”.

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