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LND, grave episodio di razzismo contro un guardalinee

LND, grave episodio di razzismo contro un guardalineeTUTTO mercato WEB
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport
Oggi alle 08:42Serie D
di Redazione TMW
fonte ESTENSE.COM

Lo insultano e gli augurano la morte per il colore della sua pelle. Succede a Monselice, in provincia di Padova, dove si gioca una partita di calcio dilettantistico. A subire le offese è un guardalinee. A proferirle sono due persone, di cui una ferrarese.

Il fatto è accaduto domenica 29 settembre durante la partita di calcio Nuovo Monselice–Torre, valido per il Campionato Nazionale Dilettanti di Promozione – girone C. Non appena appreso il gravissimo episodio, il questore della provincia di Padova, Marco Odorisio, ha immediatamente attivato tutti gli accertamenti del caso, interessando in particolare la Digos e la Divisione Polizia Anticrimine, ognuno per gli specifici profili d’interesse.

Dagli approfondimenti sul caso, gli agenti hanno riscontrato come quel pomeriggio, presso lo stadio comunale di Monselice, mentre si stava svolgendo l’incontro di calcio, a partire dal ventesimo minuto del secondo tempo alcuni spettatori, presenti nel settore della tifoseria locale, avevano più volte proferito gravi offese e insulti razzisti al guardalinee, il 30enne ivoriano Amon Kouassi Francis, proveniente dalla sezione Aia di Treviso.

Gli sviluppi acquisiti dal personale della Questura, anche a seguito della querela sporta dalla persona offesa e dalle testimonianze di altri spettatori presenti, hanno consentito di identificare i due tifosi resisi responsabili delle ingiurie e degli insulti a sfondo razzista contro il 30enne assistente di gara.

Gli agenti della Digos e della Divisione Anticrimine, dopo la formalizzazione della denuncia da parte da parte del guardalinee, hanno acquisito il referto arbitrale della gara, riscontrando come gli insulti razzisti, iniziati al ventesimo del secondo tempo della gara, si erano protratti ininterrottamente non solo sino al termine della partita, ma sono proseguiti anche successivamente quando il giudice di linea, uscito dagli spogliatoi, con la propria auto stava lasciando lo stadio. La gravità della situazione aveva anche spinto l’arbitro a sospendere definitivamente l’incontro di calcio.

Grazie alle testimonianze acquisite, sono stati identificati gli autori del grave episodio, un 65enne originario della provincia di Ferrara e un 79enne tifoso monselicense, già conosciuti nel contesto sportivo per analoghi atti di intemperanze, commessi sempre nell’ambito di manifestazioni sportive.

Per loro è stato quindi emesso il provvedimento di Daspo disposto dal questore patavino. La misura, della durata di 5 anni, prevede il divieto di seguire tutte le manifestazioni sportive sul territorio nazionale. Il motivo sono “le invettive e gli insulti razzisti rivolti contro l’assistente di gara dell’arbitro, al quale avevano augurato di tornare nel proprio paese e di morire”.

“Il provvedimento del Questore – spiega la nota della Polizia – è stato adottato vista l’oggettiva gravità di quanto accaduto e la necessità ed urgenza di impedire la reiterazione di comportamenti analoghi, in occasione o a causa di manifestazioni sportive che, com’è noto, si svolgono anche più volte nell’arco della settimana”.

Per i fatti di quella domenica i due destinatari dei Daspo sono anche stati segnalati per il reato di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, aggravati dall’aver agito in un luogo dove si stava svolgendo una manifestazione sportiva.

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