Trastevere, Giordani senza dubbi: "Il sogno Serie C con questa maglia è un obiettivo"

Tra le squadre che sono ormai top club della Serie D, e buttano un occhio anche al salto tra i pro, c'è il Trastevere, formazione capitolina attualmente terza nel Girone F di quarta serie ma in rampa di lancio per il miglior piazzamento nella griglia playoff.
Tra gli uomini simbolo del club, colui che ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il difensore Valerio Giordani, per altro cugino di Giulio Giordani, attaccante del Montevarchi recentemente ospite nella nostra redazione (QUI la sua intervista). Argomento cardine, quindi, il soprannome dell'attaccante - Cobra - affibbiatogli proprio da Valerio: "Non posso svelare io i retroscena della situazione se Giulio non ha parlato, non cado nella trappola! (ride, ndr) Diciamo solo che, come ogni attaccante che si rispetti, doveva avere un soprannome, fa più scena!".

Risposta accettabile. Svelaci allora un altro segreto: tuo fratello Andrea è il portiere del Nuova Florida, tuo cugino Marco all'Anzio. Chi è il più bravo di tutti?
"Abbiamo alla fine tutti ruoli diversi, e credo che ognuno si faccia valere per quelle che sono le proprie caratteristiche. Siamo tutti molto legati, come fossimo fratelli, ci sproniamo e ci sosteniamo a vicenda, facciamo davvero l'uno il tifo per l'altro".

Quanta diplomazia, forse troppa...
"Ma non dovevamo concentrarci sul Trastevere??? (ridiamo, ndr).

E che Trastevere sia! Girone però complesso, il vostro: il Pineto ha già ipotecato la promozione in C?
"Si, probabilmente il nostro girone è ormai chiuso, il Pineto è la squadra più pronta per il salto, anche all'andata li ho visto concentrati e decisi sull'obiettivo. Ma questo non vuol dire che per noi non possa arrivare il secondo posto: è quello che vorrei, visto che da quando sono qui abbiamo fatto due finali playoff da secondi classificati, vincendone anche una. Al momento siamo terzi, ma c'è tempo".

Sei al tuo terzo anno nel club. Come lo hai visto cambiare?
"Più che cambiare, ho visto crescere molto la società, che a livello di Serie D è tra le migliori in tutta Italia. È un club ben strutturato, ai calciatori non manca nulla, perché abbiamo alle spalle persone ambiziose che hanno dei valori veri, quelli che nel calcio si sono forse un po' persi, e valorizzano molto i giovani, sanno come si formano. Noi più anziani, noi che da più tempo siamo qua, abbiamo un vero senso di appartenenza, di amore per la maglia, che non è mai scontato. Sono davvero orgoglio di fare parte di questo progetto".

Per te, però, è stata una stagione un po' particolare...
"Purtroppo ho subito il primo infortunio della carriera, e riconosco che non è stato un momento facile, perché, per quando abbia fatto sentire la mia vicinanza alla squadra, avrei voluto anche giocare per dare un contributo anche sul rettangolo verde. Quello che spero di dare nei playoff. Comunque tutti mi sono stati molto vicini nei mesi più difficili, e questo fa la differenza. C'è un rapporto di vera stima reciproca".

Credi che magari l'anno prossima possa essere quello buono per il salto del Trastevere tra i pro?
"La Serie C è il nostro sogno, la vittoria del campionato la meriteremmo tutti, perché la società è davvero una società che può stare nelle categorie superiori. Il sogno professionismo con questa maglia è un obiettivo".