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D'Agostino: "Qui per ridare al Piacenza quel che ha perso a maggio: la Serie C"

ESCLUSIVA TMW - D'Agostino: "Qui per ridare al Piacenza quel che ha perso a maggio: la Serie C"
venerdì 15 settembre 2023, 13:04Serie D
di Claudia Marrone

"Se pensavo al ripescaggio? Quando firmi e accetti una squadra come il Piacenza, la categoria è proprio l'ultimo dei problemi, è una piazza troppo importa che va oltre una lettera. Poi ogni estate, da diversi anni a questa parte, in Italia si presentano sempre problematiche su riammissioni e ripescaggi, tutto è sempre molto caotico. Ma a noi deve solo interessare una cosa, riconquistare sul campo, quello che è stato perso l'anno scorso: la Serie C": chiaro e diretto, nell'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, il trequartista del Piacenza Stefano D'Agostino.

Uno degli acquisti di spessore dell'ambiziosa formazione biancorossa, che per la Serie D è uno dei nomi maggiormente consolidati: "Certo, sappiamo che vincere non è mai facile, e anzi, io ho sempre giocato in piazze importanti, e paradossalmente questo complica la cosa perché giocare contro la cosiddetta big, per gli avversari è uno stimolo in più. Diventa un po' la gara della vita, una vetrina, un modo per farsi notare. Avere la testa giusta, oltre che i valori tecnici, è importante, perché solo con umiltà e voglia di lottare pareggi certe situazioni".

A ogni modo, al netto della curiosa divisione dei gironi, il vostro non è semplice...
"I gironi del nord li conosco poco, ho affrontato per lo più quelli del sud, dove si tende a lottare maggiormente anche per gli ambienti caldi che ci sono, badando magari meno alla tecnica. Al nord troveremo forse stadi con meno pressioni, dove la tecnica si vedrà maggiormente".

Parola chiave, pressioni. Quanto le sentite quelle che sicuramente si sono create a Piacenza?
"In piazze come la nostra le pressioni non vanno demonizzate, anzi, sono un privilegio. E la società ha scelto dirigenza, staff e giocatori abituati a reggerle. Secondo me sono uno stimolo per lottare con più grinta, non devono impaurire ma semmai spronare a fare sempre e sempre meglio".

Staff guidato da mister Maccarone, alla prima importante esperienza da allenatore. Che impressione ti ha fatto?
"Quello che più mi ha sorpreso, non sono tanto le spiccate qualità tecniche, quando lo spessore umano che ha mostrato, e che spesso in un gruppo fa la differenza. E lo stesso posso dire del suo staff, sono davvero persone eccezionali. Al campo c'è sempre una bella armonia, e quando c'è il modo di godersi bene le giornate, c'è la voglia di dare un qualcosa in più rispetto a quello che già si dà normalmente".

Il tema della settimana in D è però il discorso quote, dopo la polemica sollevata da Cristiano Lucarelli...
"Io, ormai da over, non le vivo più in modo drammatico, anche perché credo sfavoriscano maggiormente i giovani stessi: cambiando continuamente le annate in cui si è in quota, c'è una finestra temporale molto ristretta per mettersi in mostra, e il rischio di sparire è alto. Sicuramente chi è preposto a fare regole, lo fa con il migliore intento, ma credo che l'obbligo non faccia bene a nessuno. Deve giocare chi è bravo".

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