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Virtus Entella, il 'Comunale' di Chiavari intitolato a "Enrico Sannazzari"

Virtus Entella, il 'Comunale' di Chiavari intitolato a "Enrico Sannazzari"
sabato 14 settembre 2024, 19:12Serie C
di Luca Bargellini
fonte entella.it

Una storia di passione, di libertà, di amore per il calcio e per i nostri colori. Una storia partita da lontano e arrivata sino ai giorni nostri. Sono nate insieme in una giornata di metà marzo del 1914 le gesta dell’Entella e di Enrico Sannazzari, tessera numero uno del club. E oggi, sempre insieme, le strade di Richin e dell’Entella proseguiranno, perchè con grande soddisfazione apprendiamo che lo stadio Comunale, la casa di tutti i tifosi biancocelesti, sarà intitolato proprio a Sannazzari. Esempio di forza, amore e determinazione, semplicemente il nostro asso di picche. Per sempre.

“La decisione di intitolare lo stadio Comunale a Enrico Sannazzari, un mito nella storia dell’Entella – spiega il presidente Antonio Gozzi – rappresenta un motivo di emozione e di orgoglio.

È stato lui a fondare il club nei primi del Novecento quando si giocavano le prime partite nel cuore della città di Chiavari, in piazza Roma e tra una parata e un gol, nasceva la favola biancoceleste. Un giorno, Enrico, ebbe l’intuizione di cucirsi sul cuore proprio un asso di picche per rattoppare una maglia scucita durante uno scontro di gioco e da quel momento quel simbolo rappresenta un elemento distintivo della nostra società.

Non a caso nei mesi scorsi per festeggiare i 110 anni del club abbiamo realizzato una maglia celebrativa che ricordava proprio il mitico Enrico capace di incarnare valori come la serietà, la correttezza, la lealtà, l’impegno e la passione che rappresentano ancora oggi il DNA della nostra Entella. Che lo stadio Comunale, in questi anni diventato un gioiellino invidiato anche da società di categorie più importanti, porti il nome di Richin e la gradinata Sud ricordi Ermes Nadalin, altra bandiera indimenticabile del club, rappresenta un’altra pagina incancellabile della mia presidenza.

Sono sicuro che questo binomio renderà ogni gara casalinga un’entusiasmante viaggio nel passato e un bellissimo ritorno alle origini di cui i nostri calciatori potranno essere orgogliosi”.

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