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Pres. Union Clodiense: "Spero che il termine dei lavori allo stadio sia davvero il 30 ottobre"

Pres. Union Clodiense: "Spero che il termine dei lavori allo stadio sia davvero il 30 ottobre"TUTTO mercato WEB
© foto di luca.bargellini
venerdì 26 luglio 2024, 13:19Serie C
di Claudia Marrone

Si è tenuta stamattina, in casa Union Clodiense, la conferenza stampa del presidente del club Ivano Boscolo Bielo, che, come si legge su tuttoc.com, ha parlato di diversi temi. A cominciare ovviamente dalla squadra: "Ieri sono stato a Falcade a trovare la squadra. Ho parlato col mister, ho parlato con il direttore e mi sembra che le cose stiano procedendo bene. Ho parlato per la prima volta coi ragazzi e sono tutti come piacciono a me, perché mi sembrano in prima battuta ragazzi con voglia di lavorare e predisposti al sacrificio. La mia persona è così, quindi cerco di trasmettere le stesse sensazioni: unione e lavoro. Questo è un buon inizio. Io ho detto che anche per noi è nuova la Serie C: il percorso, man mano che lo affrontiamo, ci deve portare a dei risultati. Ma non ci poniamo obiettivi. Ora faremo alcune amichevoli e attendiamo la prima partita ufficiale in Coppa Italia".

Andando poi alla questione stadio: "Ho portato qui un crono programma che ci ha spedito il Comune: a fine ottobre finiscono i lavori. Pur capendo la burocrazia, perché effettivamente bisogna metterla in preventivo e ci sono degli step che bisogna fare rispettandone i tempi, mi auguro che il termine sia il 30 ottobre come scrivono loro, ma la vedo un po' dura. Devono ancora iniziare, devono essere fatte le gare di appalto e quindi speriamo bene. Cosa comporta giocare tante partite fuori? Comporta che la società deve accollarsi ogni partita, deve dare a Legnago 13.000 euro ogni gara e diventa una costante trasferta, con pochi tifosi a seguito e quindi anche un mancato incasso: in una situazione come oggi, di una società alla ricerca più possibile di aiuto, questo va a penalizzare. Ma sono fiducioso che sia a posto per il 30 ottobre".

Nota conclusiva agli sponsor: "Non nego che qualcosina è arrivato, però questo qualcosina non è arrivato perché la città si è sensibilizzata, sono aiuti che derivano dal fatto che sono miei fornitori di Venezia e di Treviso, così come qualche amico di Chioggia. Però a mio avviso chi doveva aiutare la squadra dovevano essere proprio le aziende del territorio. Per arrivare a strutturare un progetto triennale c'è bisogno dell'aiuto di tutti, altrimenti si corre il rischio che manchino le risorse. Magari il prossimo anno abbiamo lo stadio ma manca la squadra perché non si riesce ad andare avanti così. Mi sembra quasi che ci sia un disinteresse: la città fa fatica a comprenderlo, si vive solo il momento in cui le cose accadono. Peccato, perché sarebbe un'occasione persa se dovesse succedere il peggio: voglio metterlo bene in evidenza che senza aiuto non si può avere continuità. Io quest'anno lo faccio, non ho problemi ad andare avanti e mi auguro di farlo anche i prossimi anni, però se non c'è l'aiuto della città o di chi mi deve aiutare non si fa niente".

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