Perugia, Giugliarelli: "Se ci sarà l'opportunità prenderemo una punta. No a Galabinov"
Lungo intervento ai microfoni di Umbria Tv del direttore sportivo in pectore del Perugia Jacopo Giugliarelli che si è soffermato principalmente sul mercato di gennaio e sulla necessità di trovare una punta per rinforzare il reparto offensivo: “Se ci sarà l’opportunità, e ci stiamo lavorando, ci faremo trovare pronti. Abbiamo delle idee, ma non è giusto fare promesse oggi anche se speriamo di togliere tutti gli alibi ambientali che si sono creati oggi sulla non completezza della rosa e la mancanza di un attaccante di un certo tipo. - continua Giugliarelli parlando poi dei nomi accostati al club dall’estate a oggi come riporta Calciogrifo.it – Galabinov non è, al momento, il profilo a cui stiamo pensando, dobbiamo tenere conto di una progettualità di medio-lungo termine. Oltre a Vazquez, sul quale avevamo già lavorato e che non ritengo una seconda scelta, siamo andati su altri profili per sostituire Di Serio. Gomez del Crotone ha deciso di non venire a Perugia, Simy lo ritenevo una bellissima scommessa, ma lui ha scelto di non prendere in considerazione la cosa e su Gliozzi ci siamo informati, ma aveva già difficoltà di carattere fisico e poi si è operato durante gli ultimi giorni di mercato”.
Spazio poi all’esplosione di Seghetti, classe 2004 autore di cinque gol in 17 presenze: “Ve lo avevo detto che se avesse ripetuto le prestazioni offerte nel settore giovanile ci avrebbe fatto divertire. Ha dimostrato di poter giocare anche come attaccante centrale. Spero che altri facciano come lui e ci sono dei ragazzi molto interessanti che possono seguire le sue orme. Il Cesena sta costruendo le sue fortune con giocatori cresciuti nel vivaio, come Pieraccini, Francesconi e Shpendi. Quello che stanno facendo in Romagna è frutto di 2-3 anni di programmazione. Non possiamo pensare soltanto al breve periodo ma dobbiamo guardare a raggio medio e lungo”.
Infine un passo indietro alla chiamata della Juventus: “C’è stato un contatto in passato. Per una questione di motivazione personale, legata ad una scelta familiare, ho rifiutato. Sono molto legato e credo tanto nel percorso del Perugia e non ritenevo giusto lasciare il percorso iniziato nel settore giovanile. A volte penso sia giusto fare scelte non egoistiche, legate soltanto all’ambizione personale”.