D'Angelo, parla l'ex: "Avellino, lotta col Cerignola per la B. Ma i lupi son più sereni"

"Quello dell'Avellino è un campionato straordinario, dall'arrivo di mister Biancolino è cambiato tutto, non solo in campo, ma anche tra la gente. Ha ridato senso di appartenenza e tranquillità, e di conseguenza anche a livello agonistico qualcosa in più è stato dato: tutto è andato in crescendo. E ora l'importante è portare a casa punti": così, nell'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, l'ex capitano dell'Avellino Angelo D'Angelo, unico giocatore della storia del club biancoverde ad aver militato continuativamente in Irpinia in quattro categorie diverse.
D'Angelo ha poi proseguito: "Al netto della sconfitta patita dall'Audace Cerignola, rimango fermamente convinto che la lotta per la B diretta sia da tempo tra i pugliesi e i lupi. Certo, l'Avellino è più sereno, la questione legata a Turris e Taranto e i tanti punti tolti hanno fatto perdere un po' di tranquillità ai pugliesi, ma sarà battaglia fino alla fine. Al 'Partenio-Lombardi', però, ci sarà un entusiasmo pazzesco, sarà il paradiso, e il pubblico darà una mano notevole".
C'è anche il discorso legato al mercato. Quanto è stato importante prendere Lescano a gennaio?
"Lescano è sicuramente un'arma in più per un attacco che prima era Patierno-dipendente, un altro elemento di spessore serviva. E sul giocatore non si discute, i risultati e i numeri si sono visti subito. Onore al club che a gennaio, in un mercato differente da quello estivo, è riuscito a prendere un attaccante di quel calibro, è stato un segnale fortissimo".
Parlava della proprietà. Sicuramente la famiglia D'Agostino è una virtù per il calcio moderno.
"I D'Agostino hanno senso di appartenenza, hanno sempre perseverato nel loro lavoro e sono tifosi, aspetto non da poco. Non si sono mai tirati indietro quando c'è stato bisogno, quando la squadra ha necessitato rinforzi, quando è stato necessario fare dei cambiamenti: sono sincero, mi sarebbe piaciuto poter vivere qualche stagione con loro".
Ma cosa manca per centrare la Serie B?
"Non credo manchi niente né all'Avellino né all'Audace Cerignola, tutte e due le squadre meritano la promozione in cadetteria: e da chi delle due sarà centrata, lo sarà con merito. Fanno grande calcio, ma ora i pugliesi giocano contro una provincia intera".
