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Arrigoni: "Camarda? Va supportato, senza caricarlo di troppe responsabilità"

Arrigoni: "Camarda? Va supportato, senza caricarlo di troppe responsabilità"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 28 ottobre 2024, 14:49Serie C
di Luca Bargellini
A Tutta C
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A TUTTA C con Luca Calamai. Ospite: Daniele Arrigoni (CT Rappresentative Serie C)
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Daniele Arrigoni, Commissario Tecnico delle Rappresentative di Lega Pro, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione 'A Tutta C'.

Cosa ti resta del tuo passato di calciatore?
"Ho tanti ricordi, ho vinto 4-5 campionati. Ovviamente la vittoria della Serie B col Cesena mi è rimasta nel cuore. Io sono nato nel Cesena, ho fatto tutta la trafila del settore giovanile, ho esordito a neppure 17 anni in B e fino a 25 sono rimasto lì, poi ho girato per l'Italia".

Ora il ruolo è diverso: fai crescere i giovani in Serie C. Quanto è importante ciò che sta facendo Zola?
"È importantissimo: si lavora non dico esclusivamente, ma molto per aiutare i giovani a crescere, stiamo facendo di tutto, speriamo di riuscire a migliorare ancora. Nella mia esperienza decennale in Lega Pro ho visto passare tanti ragazzi che hanno fatto una discreta carriera. Ma secondo me c'è la possibilità di migliorare ancora. Anche se mi sembra che il calcio italiano non prenda al volo le situazioni come dovrebbe fare, ritarda sempre troppo certi meccanismi. Perché? Non lo so, io non posso entrare nella testa dei presidenti, degli addetti ai lavori. Ma è stata introdotta l'U23 e ci sono solo tre squadre iscritte. Eppure ti permette di avere un raggio di giocatori sotto osservazione amplissimo. E poi si è ancora indietro: un giocatore che gioca bene in Serie C, può giocare anche in A dopo poco, è stato dimostrato".

Camarda ha giocato in Champions.
"Io spero che non lo rovinino. Va solo supportato ed aiutato perché possa fare grandi cose, ma le deve dimostrare senza caricarlo di troppe responsabilità. Ha qualità sopra la media: è evidente. C'è un percorso da fare, però. È bene che torni a giocare con grande motivazione anche nell'Under 23. Se un ragazzo di 17-18 anni gioca bene in C è pronto per tutto. I ragazzi che vanno dai 17 ai 20 anni hanno momenti buoni e meno buoni: giocare sia in Primavera sia in Under 23 a seconda delle situazioni può permettere di portare avanti ragazzi che lì per lì non sono pronti. Per questo servono le seconde squadre".

C'è stato un giocatore che hai avuto subito l'impressione che sarebbe diventato un grande calciatore e uno che hai il rimpianto che si sia perso per strada?
"Fabbian ce l'aspettavamo tutti un percorso del genere: aveva qualcosa in più. Un altro che non ha ancora fatto ciò che può fare è Mancini della Juve".

Troppi stranieri?
"Qualche straniero è bravo e qualcuno meno bravo. Ci sta che ci siano anche loro: chi è più bravo gioca".

Quali sono gli appuntamenti delle Rappresentative di Lega Pro?
"Da domani ci troviamo a Coverciano, abbiamo uno stage itinerante con le U15, U16 e U17. Poi ne avremo uno al Sud probabilmente a Potenza e poi ne avremo uno nelle Isole, penso a Messina. Poi faremo le partite solite contro le squadre di Serie A".

La Spagna è la locomotiva per la valorizzazione dei giovani: cosa ruberesti loro?
"Il coraggio. È chiaro che anche da loro si alternano momenti buoni e meno buoni, ma loro hanno il coraggio di buttarli dentro. Mentre noi lo facciamo meno. Come fai a non far giocare Yamal? Ma anche con chi ha meno qualità loro hanno più coraggio".

Quale è il progetto tecnico che più ti ha incuriosito?
"A me ultimamente piace il Benevento, non seguo molto ma sento i discorsi: hanno avuto equilibrio, si sono inquadrati bene e sono partiti benissimo in un girone difficilissimo. E poi c'è l'exploit del Padova: stanno facendo cose straordinarie, nonostante il Vicenza stia facendo benissimo".

Una riflessione sul Cesena?
"Premesso che non lo vado a vedere spesso, non posso permettermelo perché seguo i ragazzi della C. Ma sono passati tutti da me e oltre a quelli che stanno giocando, ne ha altri che possono fare tranquillamente la B. È un popolo il Cesena: sono piazze particolari che però vivono di settore giovanile. Nonostante le vicissitudini, come il fallimento, si sono rimboccati le maniche tornando a un buon livello".

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