ACR Messina, Pavone: "Fatta per Lia e Mamona. Difficoltà anche per quel che si legge in giro"

“Il lavoro finora non è mai mancato, abbiamo cercato di fare il meglio nelle difficoltà con l’obiettivo di mantenere l’ossatura di base composta da Salvo, Lia, Manetta e Ortisi. Abbiamo chiuso anche con Garofalo, Anatriello e Blue Mamona e cercato di tenere alcuni giocatori, ma non siamo padroni della volontà di nessuno. Abbiamo fatto le nostre offerte, ma hanno scelto altro e non dipende solo da noi”. Ha esordito così il direttore sportivo dell’ACR Messina Giuseppe Pavone facendo il punto della situazione e annunciando due operazioni di mercato come quelle legate alla conferma di Lia, che arriverà nei prossimi giorni, e all’arrivo di Mamona.

“I colpi di spessore e over li piazzeremo soprattutto in difesa e attacco, però ci siamo resi conto che i difensori mancano ed è una carenza generalizzata. - continua Pavone come riporta Messinanelpallone.it - Stiamo cercando di vedere chi possa fare al nostro caso anche se qualche difficoltà c’è anche perché stiamo trattando giocatori che sono già in ritiro con altre squadre. Indubbiamente ci sono stati anche dei rifiuti anche in base a ciò che si legge sui giornali, però siamo pronti ad allestire una squadra che segua i dettami del tecnico e che abbia come struttura base il 4-3-3, ma che sia anche camaleontica e possa variare modulo nel corso della partita. Siamo convinti di poter costruire un gruppo che migliori sempre più sotto la guida di mister Modica”.

Spazio poi anche alla contestazione della piazza emerse anche recentemente con la manifestazione davanti alla sede del Comune: “La mia priorità è allestire la squadra di calcio, il resto non mi interessa. Stiamo cercando di isolare il gruppo, ma nessuno può evitare che certe cose vengano lette ed evidentemente subiamo le difficoltà del momento. - conclude Pavone - In questo momento tutti fanno proclami, noi aspettiamo che sia il campo a parlare. A proposito di calciatori che vogliono sposare il Messina: racconto un aneddoto che riguarda Defrel, lo ingaggiai quando ero a Foggia e facevamo fatica a trovare un posto in albergo. Dormì in macchina, segno che quando c’è la passione, un giocatore è disposto a tutto pur di arrivare”.