Venezia-Pisa 1-1, le pagelle: capolavoro Novakovich, Nicolas salva il risultato. Male Ionita
Risultato finale: Venezia-Pisa 1-1
VENEZIA
Mäenpää 6 - Rilanciato dal forfait di Joronen, nella staffetta in porta tra connazionali. Gol a parte non viene mai impegnato.
Wisniewski 6 - Col cambio di modulo passa a fare il centrale destro con discreti risultati. A centimetri dalla prima gioia in Italia.
Modolo 6 - Perno della retroguardia, torna titolare dopo diverso tempo. Gli capita sulla testa la palla da tre punti ma non la sfrutta. Dal 92' Pierini sv
Ceccaroni 5,5 - Sverniciato in velocità da Gliozzi che pure non è un fulmine. Prova a farsi perdonare ma Nicolas non è d'accordo.
Candela 6 - Sfida a tutta fascia con Beruatto. Non molto continuo ma da una sua iniziativa nasce la prima vera occasione della partita. Dall'81' Jonhsen sv
Andersen 6 - Curriculum di tutto rispetto nonostante sia poco più che ventenne. Cresce alla distanza: passaggio di qualità per Pohjanpalo. Dal 65' Haps 6 - Parte dalla panchina perchè non al meglio, partecipa al forcing finale.
Fiordilino 6,5 - Si divide la cabina di regia con Busio e bussa subito alla porta di Nicolas sbattendo sul palo. Ispira l'azione più bella di tutto il match.
Busio 6,5 - Primo destinatario dei passaggi dei compagni perchè è abile nello smarcarsi per ricevere e impostare. Elemento imprescindibile.
Ullmann 6,5 - Molto attivo fino a quando resta in campo, si propone in maniera costante provando a incrinare le certezze di Calabresi. Dall'81' Cheryshev sv
Pohjanpalo 6,5 - Non è un bomber da doppia cifra ma sa come deve muoversi. Fa da collante innescando il gol del vantaggio, sfiora il raddoppio.
Novakovich 7 - La rapidità nello stretto non è il suo punto di forza però nella difesa del pallone ha pochi rivali. La rete del vantaggio è una perla.
Ivan Javorcic 6 - Ripropone la difesa a tre per ritrovare quella solidità andata persa nel trasloco in Laguna. Non ci riesce nemmeno stavolta perchè il gol subito è quanto di più lontano dai suoi canoni. Però nel secondo tempo la supremazia territoriale è netta e per la mole di occasioni create meriterebbe la vittoria.
PISA
Nicolas 7 - Scagionato senza condizionale sulla rete capolavoro di Novakovich. Vola per deviare l'incornata a colpo sicuro di Ceccaroni, si ripete su Pohjanpalo.
Calabresi 6 - Taglia il traguardo delle 100 presenze nel torneo cadetto portando a casa la pagnotta, non senza difficoltà perchè da quella parte il Venezia spinge.
Canestrelli 5,5 - Limiti evidenti in marcatura. Perde il duello con Novakovich, lasciandogli tempo e spazio per concludere sul palo opposto.
Barba 6 - Guida la resistenza difensiva del Pisa, mascherando le incertezze generali del reparto. Sui calci piazzati trema anche lui, però regge.
Beruatto 5,5 - Pronti, via, si fa lasciare sul posto da Candela. Si riassesta, restando però anni luce dagli standard di rendimento ai quali aveva abituato.
Ionita 4,5 - Aggressività oltre il livello di guardia: già ammonito entra in maniera scomposta su Busio costringendo i compagni a un finale di pura sofferenza.
Nagy 6 - Rimasto fuori contro la Reggina per recuperare un po' della brillantezza perduta. Prestazione lineare, mette ordine senza incantare.
Marin 5,5 - Non sempre esemplare nella gestione, butta via qualche pallone di troppo. In balia del palleggio avversario nel secondo tempo. Dal 77' Mastinu sv
Sibilli 5,5 - Più fumoso rispetto alla miglior versione ammirata fino a qualche mese fa quando sapeva come incidere. Non gli riesce più da un po'. Dal 77' Piccinini sv
Tramoni 6 - Si muove discretamente tra le linee, creando superiorità numerica con i suoi guizzi. Gli manca solo un po' di concretezza. Dall'86' Tramoni sv
Gliozzi 7 - Schierato per la prima volta da titolare, usa il fisico per far salire la squadra e al primo pallone giocabile timbra il pareggio. Dall'86' Cissè sv
Rolando Maran 5,5 - Sceglie la formazione più logica in questo momento storico, con meno stranieri in fase di rodaggio e più giocatori esperti della categoria. Timidi segnali di ripresa nel primo tempo, poi la squadra si abbassa senza riuscire più a ripartire. Per come si era messa la partita è un punto d'oro.