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Salernitana, in stand by la cessione del club. E a Palermo è già delicata

Salernitana, in stand by la cessione del club. E a Palermo è già delicataTUTTO mercato WEB
Danilo Iervolino
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 08:30Serie B
di Luca Esposito

Mentre sul campo la squadra prepara la difficile trasferta di Palermo, in società continuano ad attendere un investitore seriamente interessato ad acquistare la Salernitana e pronto a mettere sul tavolo delle trattative non solo un'offerta economicamente rilevante - tra i 12 e i 15 milioni di euro - ma anche un progetto tecnico che dia sufficienti garanzie in prospettiva futura ad una tifoseria che, persa la serie A, è ripartita dalla cadetteria con rinnovato entusiasmo garantendo 15mila persone in casa e 1500 in trasferta. In questi giorni, dopo settimane di silenzio, ci sono state alcune dichiarazioni ufficiali. Voci incontrollate parlavano di un passaggio di consegne imminente, con presunti incontri a Roma per firmare un preliminare e un gruppo imprenditoriale già pronto a sostituire il presidente dimissionario Danilo Iervolino. Nulla di vero. "Vi pare possibile che programmino un summit così importante senza convocare gli avvocati?" filtrava da via Allende, prima del comunicato stampa ufficiale emesso dal club nel quale si smentivano notizie ritenute non veritiere invitando l'ambiente, la tifoseria e gli organi di informazione a sostenere la Salernitana e aiutare i calciatori e lo staff tecnico a conquistare risultati positivi sul campo senza concentrarsi su aspetti ritenuti al momento secondari. Poi è sceso in campo l'amministratore delegato Maurizio Milan, il braccio destro di Danilo Iervolino che ha sgomberato il campo da qualsivoglia ipotesi di parte della stampa assicurando che, a breve, ci sarà un confronto con il proprietario utile a ripartire con un progetto triennale basato sull'autosostenibilità e affidato al direttore sportivo Gianluca Petrachi. C'è chi assicura che la società, pur soddisfatta del lavoro del ds, si sarebbe aspettata introiti maggiori dalle cessioni.

Tuttavia la posizione dell'ex Roma e Torino è piuttosto solida e, a gennaio, ci dovrebbe essere l'ok per almeno altri tre innesti (uno per reparto) a patto che vengano ceduti Maggiore (cui rendimento è stato bocciato dalla proprietà, in proporzione a quanto investito in questi anni), Valencia e - forse - anche Simy, al quale non sarà rinnovato il contratto in scadenza a giugno del 2025. Alla Salernitana, però, occorrerebbero a prescindere - e forse prima della sessione invernale - un difensore centrale di spessore e un centrocampista, visto che in questo reparto - privo di un mediano di interdizione dopo l'addio di Coulibaly - ci sono pochissime alternative a disposizione dell'allenatore, calciatori fermi da tempo o frequentemente infortunati come accaduto con Adelaide. Intanto, a breve, il mister parlerà in conferenza stampa e farà il punto della situazione sull'infermeria. Tongya e Adelaide saltano la trasferta di Palermo, a rischio Maggiore per un affaticamento muscolare, rientra invece Kallon dopo aver scontato ben quattro turni di squalifica. Punto interrogativo sul giovane Sfait, in odore di convocazione dopo un mese, resta ai margini della rosa Diego Valencia che pure era partito benino siglando un gran gol con la Sampdoria. Sarà ancora 4-3-3, con Stojanovic, Bronn, Ferrari e Njoh in difesa, Tello, Amatucci e Hrustic a centrocampo e il terzetto offensivo composto da Verde, Wlodarczyk e, appunto, Kallon. In via di recupero Braaf e Dalmonte, i granata saranno accompagnati da oltre 700 tifosi. Anche in caso di malaugurato risultato negativo non è in discussione la posizione di Martusciello, chiamato comunque a migliorare la media punti visto che la Salernitana non vince da 40 giorni e, senza penalizzazione del Cosenza, sarebbe in piena zona playout.

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