Saladini: "Presa una Reggina pressoché fallita, ora puntiamo a renderla sostenibile"

“La nostra gestione si è fatta carico di oltre 20 milioni di debiti pregressi per evitare di mettere in difficoltà fornitori e lavoratori che non percepivano compensi già da tempo. Dopo aver salvato la società, che era pressoché fallita per anni di gestione malsana, ora abbiamo messo in sicurezza la società”. Così il patron della Reggina Felice Saladini parla dalle colonne di Calcio e Finanza di questi primi mesi alla guida del club calabrese: “Stiamo seguendo tutte le procedure che si applicano in questi casi per chiudere definitivamente col passato e concentrare le nostre risorse sullo sviluppo futuro. L’obiettivo è porsi come simbolo della rinascita di un territorio ed essere sostenibile. Centro sportivo e stadio? Siamo partiti dal manto erboso su cui abbiamo lavorato per renderlo decente e utilizzabile.

Ma in generale stiamo dialogando con le istituzioni del nostro territorio per lavorare sulle infrastrutture. È chiaro che il calcio italiano va riformato, va reso sostenibile, le leghe e le federazioni stanno lavorando su questo. E bisogna partire anche dalle attività che si possono mettere in campo concretamente subito, come digitalizzazione, strutture e territori. È da qui che il calcio italiano deve ripartire”.