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Pisa, Kutuzov benedice Inzaghi: "La piazza giusta. Reggina e Brescia? Ha avuto sfortuna"

Pisa, Kutuzov benedice Inzaghi: "La piazza giusta. Reggina e Brescia? Ha avuto sfortuna"TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
domenica 30 giugno 2024, 10:34Serie B
di Daniele Najjar

L'ex attaccante del Pisa, Vitali Kutuzov, che oggi ha 44 anni, ha rilasciato una intervista al Quotidiano Sportivo oggi in edicola, nella quale si è soffermato sulla scelta del Pisa di ingaggiare Filippo Inzaghi come nuovo allenatore. Kutuzov condivise infatti lo spogliatoio con Pippo quando, nel 2000/2001, il Milan lo comprò dal Bate Borisov.

Kutuzov, che rapporto ha avuto con il nuovo allenatore del Pisa?
"Abitavamo a Gallarate nello stesso palazzo. Quando sono arrivato al Milan avevo un paio di scarpe Mercurial, ormai uscite di produzione, divenute preziose. Lui, che aveva un grande contratto con la Nike, cercava proprio quel modello per la sua collezione. Appena me la vide addosso si innamorò e io gliela regalai. Per ringraziarmi mi cedette gran parte della sua fornitura Nike che aveva nel suo armadio. Iniziò così il nostro rapporto".

Come fu giocare al suo fianco?
"Ero un ragazzino al tempo e dimostrai di avere qualche numero. Devo ringraziare quello spogliatoio e Ancelotti che mi trovò un paio di buchi per farmi giocare. Ero il sesto attaccante dopo Shevchenko, Inzaghi, Javi Moreno, José Mari e Simone. Fu un grande onore giocare con quel Milan. Pippo aveva il gol nel sangue, una voglia di arrivare e con quella riusciva anche a sopperire a qualche problema fisico, mentre tecnicamente era mostruoso. Trovava tutti i modi possibili, immaginabili e inimmaginabili per fare gol".

Inzaghi poi è diventato allenatore.
"E’ stato anche molto sfortunato perché alla Reggina non ha trovato un progetto serio, mentre a Brescia non meritava di essere esonerato. A volte basta essere lanciati per far bene nel mondo del calcio, un po’ come successe con Petrachi perché Pisa fu il suo trampolino di lancio per la carriera. Inzaghi invece è stato molto sfortunato. Da calciatore era il migliore attaccante del mondo, mentre da allenatore ha ancora potenzialità inespresse. Posso dire che in questo ha fatto il percorso inverso del fratello Simone. Ho giocato anche insieme a lui in passato alla Sampdoria e sono due persone completamente diverse anche caratterialmente".

Cosa ne pensa del suo approdo a Pisa?
"Pisa per lui può essere la piazza giusta per rilanciarsi. È in un momento equilibrato per fare il prossimo salto, quello della Serie A. La città toscana ha dimostrato che, con un allenatore di carisma, già in passato come avvenuto con Gattuso, si esalta come piazza. So che è molto motivato per questo incarico, ha tanta voglia di dimostrare. Io sono molto fiducioso per la prossima stagione".

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