Niente 'cazziatone', Manfredi striglia la Samp con 'calma e pacatezza' per arrivare al cuore
“Una strigliata di una buona mezz’ora, ma non urlata modello ‘cazziatone’ come magari ci si poteva aspettare, ma di quelle calme e pacate che raggiungono con altrettanta forza la testa e il cuore di chi ascolta e che spesso e volentieri incidono ancora di più dei rimproveri”. Il Secolo XIX parla così del confronto avvenuto ieri in casa Sampdoria fra la squadra, Andrea Sottil e Matteo Manfredi per cercare di risollervarsi dopo un inizio di stagione terribile con zero vittorie in campionato e l’ultimo posto in classifica dopo 5 giornate. Il presidente ha sottolineato gli sforzi profusi dalla società per allestire la squadra e come i giocatori siano stati messi nella migliore condizione per esprimersi richiamando tutti alle proprie responsabilità. E al termpo stesso ha confermato piena fiducia nei valori tecnici e morali della squadra. L’allenatore invece ha evidenziato quei punti e quelle situazioni che hanno determinato l’ultima sconfitta spiegando che non dovranno più essere ripetuti.
Il numero uno blucerchiato è arrivato direttamente da Milano poco prima delle 14, per poi tornare nel capoluogo lombardo dopo aver assistito alla seduta d’allenamento assieme ad Alessandro Messina, suo uomo di fiducia, e il direttore sportivo Pietro Accardi. Prima del colloquio con la squadra c’è stato anche un confronto fra dirigenza e tecnico per fare il punto della situazione dopo la pesante sconfitta di Cosenza che però non avrebbe scalfito le certezze del tecnico convinto di avere una squadra in grado di competere per la promozione.
Starà proprio al tecnico, che ha preso il posto di Andrea Pirlo dopo tre giornate, mettere in condizione i vari singoli di esprimersi al meglio oltre che dare un gioco alla squadra nel suo complesso.