Laurienté: "Avevo un debito morale col Sassuolo. Il futuro? Prima la A poi vediamo"
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Fra i giocatori che la scorsa estate, dopo la retrocessione in Serie B del Sassuolo, erano in predicato di lasciare il club neroverde c'era anche Armand Lauriente. Il francese, però, poi è rimasto al Mapei nonostante il cambio di campionato e oggi è fra i leader di una squadra che va a caccia del ritorno immediato nella massima serie.
"Io, Berardi e altri di questa squadra abbiamo un debito morale verso il club - ha raccontato il classe 1988 a La Gazzetta dello Sport - vogliamo riportarlo in Serie A. Domenico, poi, ha un modo unico di coinvolgere tutti. È l’anima dello spogliatoio. Mette la sua esperienza al servizio di tutti, un leader. Le mie difficoltà iniziali? Avevo bisogno di capire la categoria, gli avversari, come muovermi in campo, il mio ruolo. Le voci di mercato non mi hanno condizionato, quelle ci sono ogni anno. Per tutti"
L'attuale capocannoniere della Serie B (in coabitazione con Pio Esposito dello Spezia e il solito Iemmello del Catanzaro) torna, poi, a parlare della massima serie: "Mi manca gustare il palcoscenico. Una volta che lo provi non vedi l’ora di tornarci".
E sulla prossima estate di mercato, infine, spiega: "Intanto proviamo a riportare il Sassuolo in A e poi si vedrà".
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