La Sampdoria, l'Under 21, la B, i sogni e le ambizioni: Ghilardi si racconta
Tre spezzoni nelle prime tre gare in stagione, due in campionato e una in Coppa Italia. Da quel Daniele Ghilardi è diventato un punto fermo della retroguardia della Sampdoria. Alla sua prima esperienza in Serie B, il difensore arrivato in estate dal Verona si sta approcciando in una nuova avventura con la maglia blucerchiata. Intervistato in esclusiva dai nostri taccuini, il centrale classe 2003 si è raccontato:
Ghilardi: arrivate da tre vittorie di fila, quattro nelle ultime cinque gare. Avete riscattato un inizio di stagione difficile.
"Fortunatamente abbiamo incominciato a vincere. Era quello che volevamo. Purtroppo non siamo riusciti a partire bene così dall'inizio, non è stato facile. Ora ci stiamo riprendendo e speriamo che continui così. Siamo fiduciosi".
Anche lei sta iniziando a trovare continuità. E' diventato uno dei punti fermi di questa Samp.
"Ovviamente sono molto contento. Non mi aspettavo di avere questa fiducia e di fare tutte queste presenze dall'inizio. Spero ancora di migliorare, sto cercando di fare il massimo. Do il massimo per la squadra per aiutarla a raggiungere le vittorie in campo".
Domenica c'è il Brescia. Che gara sarà?
"Una partita molto difficile come tutte in questo campionato. E' molto importante fare altri tre punti per la continuità, per la fiducia e per cercare di risalire ancora in classifica che è il nostro obiettivo".
Quali insidie nasconde una gara del genere?
"Loro giocano in casa e possono essere un po' avvantaggiati. Non va dimenticato però che anche noi abbiamo dei tifosi che ci sostengono sempre, sia in casa che fuori. Spero ci diano il supporto per vincere questa partita che, come detto, non sarà facile".
Ovviamente si ragiona gara per gara: ma c'è la percezione che queste ultime cinque sfide del 2023 siano davvero importanti per il prosieguo della stagione?
"Le ultime partite ci hanno dato fiducia. Cerchiamo sempre di andare più in alto. Ma non dobbiamo neanche pensare che con queste ultime vittorie sia finito tutto. Dobbiamo continuare a vincere e poi si vedrà alla fine cosa avremo fatto".
E proprio sui tifosi mi soffermo. In casa viaggiate ad una media di 22mila presenze, contro lo Spezia più di 25mila spettatori. E a Brescia mille biglietti polverizzati in poco tempo. Il pubblico è l'uomo in più di questa Samp?
"Dobbiamo ringraziarli, ci hanno sempre sostenuto anche quando le cose non andavano per il meglio. Speriamo che ora possiamo continuare a farli felici con delle vittorie".
Il gruppo è sempre stato unito.
"Mi sono integrato subito molto bene. Siamo un grande gruppo, ci troviamo tutti bene e siamo contenti. Questo si vede in campo quando lottiamo e diamo il massimo per non prendere gol".
Com'è essere allenati da Pirlo?
"Essere allenati da un campione così è sempre uno stimolo in più per dimostrare e fare sempre meglio".
Con Facundo Gonzales siete una delle coppie centrali più giovani del torneo.
"Con Facundo mi trovo molto bene. Io fra l'altro l'avevo già conosciuto alla finale del Mondiale Under 20, purtroppo ha vinto lui però è un mio amico e in campo ci troviamo molto bene".
Con l'Under 21 è arrivato un pareggio importante in Irlanda ma il girone sembra molto equilibrato?
"In campo internazionali ci sono sempre partite impegnative ma siamo riusciti ad arrivare alla fine del girone di andata primi in classifica. Adesso dobbiamo giocare il girone di ritorno e dobbiamo continuare così. Io però ora penso solo alla Sampdoria, la Nazionale tornerà a marzo quindi ora penso al club".
Il suo idolo da calciatore?
"Come idolo non avrei un difensore perché all'inizio, quando avevo 8-9 anni, giocavo da attaccante e il mio punto di riferimento era Fernando Torres. Poi col tempo mi sono spostato di ruolo e come giocatori a cui mi ispiro posso dire Van Dijk o Sergio Ramos, due icone".
Quale allenatore ricordi con maggiore affetto nel tuo percorso di calciatore?
"Nella Primavera della Fiorentina ho avuto Aquilani. Non ho avuto tante possibilità di giocare con lui però mi sono trovato bene. Devo ringraziare anche mister Corrent che ho avuto sia in Primavera all'Hellas che a Mantova e in C mi ha dato tanta fiducia. E poi anche mister Nunziata che ormai abbiamo dall'Under 17 e ho fatto tutta la trafila con lui. Mi ha aiutato nei momenti dove magari non trovavo tanto spazio nel club".
E' molto importante avere in Nazionale un allenatore che vi ha seguito un tutto il percorso nelle giovanili?
"Certo. Riesci sempre a lavorare sugli stessi ideali, è molto importante".
Come mai l'87 come numero di maglia?
"Lo avevo anche in Primavera all'Hellas Verona, é un numero che ho deciso insieme ai miei amici, siamo in sette e lo abbiamo scelto così fra di noi".
Ha avuto l'occasione di vivere, compatibilmente agli impegni sul campo, la città di Genova?
"Sì, sono riuscito a girarla. Ogni tanto viene la mia ragazza e quando sono con lei giriamo la città. Abbiamo visto molto, ci piace".
Obiettivi personali e di squadra?
"Noi puntiamo a dare il massimo per cercare di tornare in Serie A. Che sia diretta o con i playoff cerchiamo sempre di arrivare più in alto possibile. In partita invece mi do un obiettivo ogni partita, ovvero quello di non subire gol. Per me è molto importante. Un altro obiettivo personale è trovare magari il gol che aiuterebbe come fiducia".
Mancano un po' i gol dei difensori, Depaoli a parte?
"Nelle partite bloccate dove magari non riesci a trovare la rete, una palla inattiva e un gol di un difensore è molto utile".