Episodi di razzismo in Serie B. Bedin: "È necessario investire sulla cultura del rispetto"
Una domenica segnata da due tristi fatti quella che si è vissuta in Serie B, con ancora indecorosi episodi di razzismo che hanno macchiato due stadi di Italia come ormai noto, insulti razzisti sono piovuti a Mehdi Dorval in Reggiana-Bari, con il giocatore della formazione emiliana Gondo che ha chiesto giustizia, mentre qualcosa di più grave è accaduto a Brescia. I tifosi locali, infatti, hanno preso di mira con ululati razzisti il nigeriano Ebenezer Akinsanmiro, che al vantaggio dei suoi ha risposto alla curva bresciana con un balletto che ricordava le movenze di una scimmie, applaudendo poi ironicamente il pubblico lombardo quando mister Semplici è stato costretto a sostituirlo per evitare il degenerare della situazione. Che è stata commentata poi dal tecnico delle Rondinelle Pierpaolo Bisoli in questo rivedibile modo: "Akinsanmiro? Non puoi provocare così il pubblico. Io non avevo sentito niente prima, ma a prescindere si deve avere rispetto". Quel rispetto che è dovuto in primis a chi è in campo.
Ecco quindi che la Lega B è scesa in campo, con il comunicato che di seguito riportiamo:
“È necessario investire sulla cultura del rispetto” questo il commento del presidente della Lega B Paolo Bedin agli incresciosi fatti verificatisi ieri in due stadi della cadetteria.
“Si tratta di comportamenti ormai inaccettabili, oltre che anacronistici, fuori dal contesto sociale nel quale viviamo. Il rispetto della persona, fuori e dentro il campo, è un valore primario e inviolabile che lo sport deve valorizzare, mai calpestare”.
Con AIA e Can si andrà a definire un protocollo che disciplini in maniera uniforme l’eventuale fattispecie di cori razzisti durante le partite. La Lega e i suoi club, inoltre, si faranno interpreti nelle prossime settimane di una serie di iniziative volte al contrasto di ogni forma di razzismo, violenza e prevaricazione.