Cagliari, Capozucca: "Rifondare e abbassare gli ingaggi. Terrei Deiola, Altare e Carboni"
“Non è stata una bella chiusura di stagione, pensavamo di poterci salvare e invece in maniera suicida abbiamo gettato tutto alle ortiche. Ci sentiamo tutti responsabili e porgiamo le nostre più sentite scuse, ai tifosi, ai giornalisti e tutti coloro che vogliono bene al Cagliari. Gli stessi giocatori mi chiedevano se ci saremo salvati, ed io ho sempre risposto di sì. Mi sento di aver tradito queste persone. E perciò ho chiesto al presidente di continuare il mio lavoro, non sono voluto fuggire. Sarebbe stato troppo facile andare da un'altra parte e dimenticare". Esordisce così Stefano Capozucca nella conferenza stampa odierna in cui ha fatto un bilancio fra presente e futuro: “Quando si retrocede è normale che ci siano stati degli errori, ma da parte di tutti. Il presidente è il meno colpevole di tanti altri, ha impiegato tanti soldi per acquistare giocatori importanti, ha cercato di elevare il tasso tecnico. I principali colpevoli sono il direttore sportivo, chi ha guidato la squadra e i giocatori. - continua Capozzucca come riporta Tuttocagliari.net - Lo shock per la retrocessione è ancora vivo in tutti noi, ma siamo una società sana e non voglio prendere in giro nessuno, in questo momento non voglio parlare di prospettiva per il futuro, dico solo che dobbiamo rifondare, mandare via più gente possibile e poi si vedrà”.
Su chi tenere e vuole restare: “Ci sono dei giocatori che vorremmo tenere, su tutti Deiola che è un cuore sardo. Non ha le qualità del grande giocatore, ma lo spirito battagliero non gli manca e per questo potrebbe essere un valore importante per il prossimo anno, magari da capitano. Dopo Venezia ho ricevuto due messaggi, uno dei quali inaspettato. In Serie A avevamo il 9° monte ingaggi della Serie A, dunque dobbiamo cedere. Per fare dei nomi, oltre a Deiola, terrei sempre Carboni, Altare ed altri due o tre. Ma dovremo cambiare molto e il presidente è d'accordo con me".
Sul futuro tecnico: “Ringrazio pubblicamente Agostini per il coraggio che ha avuto nell’andare in panchina per le tre gare più difficili, lo ha fatto con tanta passione e ha cercato di dare una mano in tutte le maniere. Il nuovo allenatore lo conoscerete fra mercoledì e giovedì. Dovrà sentire per certi versi retrocesso, capire l'ambiente, con voglia di ripartire".
Su Nainggolan: “È stato un giocatore fondamentale, ma ci sono delle inesattezze. Il presidente è stato più volte accusato di non aver mantenuto la parola. Cossu ed io avevamo fatto una proposta che portammo al presidente, ma lo stesso Nainggolan volle molto di più"