Yerry Mina vuole il riscatto a Firenze: figlio e nipote d'arte, palleggiò scalzo al Camp Nou
Yerry Mina, acquisto che la Fiorentina ha messo a segno recentemente per assicurarsi un nuovo difensore da mettere a disposizione di Vincenzo Italiano, era svincolato dopo l'esperienza all'Everton, ma ha delle qualità che non si possono discutere. La sua carriera, con un passato nei Toffees e nel Barcellona, non ha bisogno di ulteriori commenti e pure con la Colombia ha fatto vedere la sua grande intelligenza tattica, che gli permette di leggere in anticipo molte situazioni. Probabilmente Barone e Pradè hanno deciso di puntarci anche per le sue abilità nell'impostazione dal basso e sui calci piazzati.
Un predestinato che deve ritrovarsi
El Obelisco, così chiamato da tempo per il suo fisico (195 centimetri di altezza per 94 chilogrammi), è figlio e nipote d'arte, dato che il padre e lo zio sono stati dei portieri, ruolo in cui pensava di avere successo anche lo stesso colombiano. Leggere le cifre dei trasferimenti di Yerry Mina fa capire subito di che tipo di calciatore si tratta: 12,4 milioni di euro quelli pagati dal Barcellona al Palmeiras, 30,25 quelli sborsati dall'Everton per prelevarlo dai catalani, che avevano fissato addirittura una clausola da 100 milioni di euro. Il problema è la continuità: ha giocato solo 22 partite nelle ultime 2 stagioni, segnando 3 gol. Il compagno di esultanze di Cuadrado nei Cafeteros è molto credente, a tal punto da radunare tutto il Paese al momento della firma con il Barcellona e da palleggiare scalzo in omaggio a un verso della Bibbia nel giorno della sua presentazione al Camp Nou. Chissà se anche in questa occasione potrà aiutarlo: sicuramente la Fiorentina è un treno da prendere al volo.