Vlahovic sente già odor di Tudor, gol ritrovato con la Serbia aspettando di riprendersi la Juve

Come all'interno di un beffardo scherzo del destino, Dusan Vlahovic ha ritrovato la via del gol proprio nelle stesse ore in cui la Juventus esonerava Thiago Motta e si apprestava a rimpiazzarlo con Igor Tudor come traghettatore fino al termine della stagione, Mondiale per Club estivo compreso.
Nella serata di ieri infatti il centravanti bianconero ha interrotto un digiuno che con la Nazionale andava avanti da quasi due anni (l'ultimo centro prima di ieri era datato fine 2023) e si augura che possa essere di buon auspicio anche per il momento in cui rientrerà in forza al club bianconero. D'altronde ha appena tolto le tende colui che, dopo averlo abbastanza spremuto per tutta la prima parte di stagione in cui era l'unico numero nove a disposizione (Milik è fuori ininterrottamente da quasi un anno), lo ha tolto dall'undici titolare, spedito in panchina e lasciato spesso e volentieri lì a guardare gli altri.
Arriva invece un sostituto, Tudor, che a più riprese ha espresso la propria ammirazione in direzione di Vlahovic e che, si ritiene, potrebbe essere proprio la persona giusta per risvegliarlo. Da allenatore del Verona, alla vigilia della gara con il Napoli, aveva risposto così a chi gli chiedeva se Osimhen fosse l’attaccante più forte del campionato: “No, è un giocatore forte ma è più forte Vlahovic”. Ripartirà (anche) da lui.
