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Virus ad Appiano Gentile: l’Inter si sente più forte di quello che è

Virus ad Appiano Gentile: l’Inter si sente più forte di quello che èTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 18 febbraio 2025, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

C’è un confine sottile tra l’autostima e la supponenza, e l’Inter cammina sul filo teso su di esso, col rischio di precipitare da un momento all’altro. Henrikh Mkhitaryan, già autore del concetto di “ingiocabili” dopo il bel 3-0 sul Monaco, ne ha espresso uno pericolosamente simile anche dopo la sconfitta con la Juve. In estrema sintesi: “A volte siamo troppo forti e ci rilassiamo”. Ascoltate dopo un ko con i propri rivali storici, nella serata che poteva portare al sorpasso sul Napoli capolista, queste parole sono suonate strane agli orecchi di quasi tutti i tifosi nerazzurri.

Il virus che circola ad Appiano Gentile è quello della sufficienza, della vittoria per grazia ricevuta. O meglio data, al pubblico e alla propria tifoseria in primo luogo. Perché è vero che l’Inter, nella maggior parte dei casi, gioca un calcio alieno rispetto al resto della Serie A, con pochi paragoni anche a livello internazionale. Ma spesso la bellezza diventa narcisismo - è successo anche nel 3-0 del Franchi - e Lautaro & co finiscono per mettersi i bastoni tra le ruote. È un peccato, peraltro, non del tutto giustificato: detto quanto sopra, il gruppo di Inzaghi ha vinto finora uno scudetto in tre anni, più coppe e coppette. La finale di Champions è un altro gagliardetto meritato, ma per ora non è un ciclo che entrerà nella storia del calcio italiano. Può diventarlo, a patto di non finire a raccontarsi qualcosa che oggi non c’è.

A proposito di Lautaro. Il nervosismo di fine gara a Torino rischia di costargli caro. Oggi si pronuncerà il giudice sportivo e dovrebbe rimettere la questione alla prova Tv: in assenza di audio, o di conferme dai testimoni lì vicini, la squalifica non è scontata, ma resta possibile.

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