Venezia, 1 solo punto, ma la strada è quella giusta da seguire. Dal mercato nuove scommesse

Provate a mettervi nei panni di Eusebio Di Francesco: prendete una squadra neopromossa in Serie A, che ha un budget limitato da poter spendere sul mercato e che pronti-via perde 3 dei migliori giocatori per l'avvio del campionato (Pohjanpalo e Busio per infortunio, Tessmann per il mercato, oltre che i vari Bjarkason e pure Oristanio alla prima), che fra l'altro vi vede fronteggiare due trasferte come quella a Roma contro la Lazio ed a Firenze contro la Fiorentina, oltre che la partita in casa contro il tosto Torino.

Premessa doverosa questa per spiegare un concetto. In casa arancioneroverde l'ottimismo ed il buon umore non sono stati ancora rovinati e non può essere altrimenti. Si sapeva fin dal principio che la salvezza sarebbe stata compito arduo quest'anno, figuriamoci dovendo fronteggiare tutta una serie di difficoltà oggettive. La prova contro la Lazio è stata buona, ma all'Olimpico i lagunari hanno pagato alcuni disgraziati errori individuali che hanno rovinato lo score finale. A Firenze è arrivato uno 0 a 0 che ha messo in mostra le qualità di difesa e Joronen. Contro il Torino è arrivata una sconfitta che fa male per la modalità: Idzes e compagni meritavano decisamente qualcosa in più ed hanno perso allo scadere un match che sembrava ormai indirizzato verso un altro pareggio, che comunque avrebbe consentito al Venezia di portare a casa un altro punto. Alla fine tanti complimenti per la prestazione, ma anche la consapevolezza che su certi errori bisogna lavorare in fretta, perché in Serie A si pagano quasi sempre.

Dal mercato gli ultimi ritocchi
Le ultime ore di mercato hanno portato alle cessioni di Pierini al Sassuolo e Lucchesi (arrivato e poi subito partito rendendosi conto che non partiva in prima linea) alla Reggiana. In entrata ecco un rinforzo davanti: John Yeboah è un'altra scommessa del ds Antonelli, del quale in Germania e Polonia dicono un gran bene. A lui il compito di rinforzare un attacco che è apparso carente di dribbling e giocate spacca-partita, vero neo di questo inizio di stagione insieme a quello dell'attenzione agli errori individuali dietro. Sono arrivati anche Franco Carboni che arriva come jolly per gli esterni e Alessandro Plizzari in porta, rimasto però in prestito al Pescara. Il bilancio alla fine mostra una rosa di gente pronta a donarsi per la causa, anche se sicuramente il tasso d'esperienza non è stato alzato troppo, con i soli Duncan, Nicolussi Caviglia ed Oristanio arrivati ad alzare un po' la media. Questo non significa che gli altri arrivi non potranno sorprendere o esplodere fin da subito: chissà che i vari Schingtienne, Sagrado e Yeboah a fine anno non possano essere diventati pezzi pregiati, ma sicuramente Di Francesco con loro dovrà lavorare inizialmente per colmare il gap dell'arrivo in un campionato per loro nuovo.