Un richiamo ai calciatori del Milan arrivato dalle altre 35 squadre della Champions
Parto con una premessa: l'ultima mezzora del Milan a Leverkusen ha lasciato diversi segnali incoraggianti; ciò che si è visto dimostra che la stoffa c'è, la qualità pure e le idee su cui lavorare anche. Non è bastato, però, per portare a casa almeno un punto dalla Germania, soprattutto a causa della prima ora di gioco in cui i rossoneri, di fatto, non hanno minimamente giocato.
Le coraggiose
Ieri scrivevo della mancanza di coraggio, della poca voglia di incidere e di essere determinanti per le (grandi) qualità che si hanno e, dopo aver visto le altre partite di questo settimana di Champions League, non posso che riproporre la riflessione quest'oggi, condita da una osservazione importante: nessuna delle 36 squadre impegnate in questa due giorni europea ha giocato come il Milan nella prima ora di Leverkusen. Ha giocato bene il Bologna ad Anfield contro il Liverpool, ha giocato bene e vinto il Lille (ex squadra di Fonseca) contro il Real Madrid, ha giocato bene e vinto l'Aston Villa contro il Bayer Monaco.
Nessuno è imbattibile
Ma al di là dei risultati - quindi questo discorso vale anche per tante partite non citate - la maggior parte della squadre è scesa in campo per giocarsela a testa alta anche con avversari nettamente pià forti sulla carta. Il Bologna non è stato sul prato di Anfield con la paura di prenderle, anzi: ha addirittura spaventato il Liverpool in più di una occasione. L'Aston Villa non si è fatto intimidire dalla potenza del Bayern: è rimasto lì, concentrato, e ha trovato il gol, lottando su ogni pallone. Il piccolo Lille non ha dato respiro al Real Madrid. E così via. Perché il Milan non può fare lo stesso? Cosa ha in meno il Milan di tutte queste squadre? Il Bayer Leverkusen era davvero così insuperabile? No, e l'ultima mezzora lo ha dimostrato. Qui Fonseca, tra l'altro, c'entra il giusto: sono i giocatori, tutti, che devono dare qualcosa in più nella voglia, nello spirito, nella testa. Perché la palla è rotonda e nessuno è imbattibile.