Un iraniano in Arabia Saudita: Inter-Atalanta, Taremi tra calcio e geopolitica
Da quando Mehdi Taremi è all'Inter, anche la geopolitica entra nel calcio italiano. A inizio ottobre, per esempio, ha fatto notizia il gol segnato dall'attaccante iraniano a Omri Glazer, portiere israeliano della Stella Rossa. Un modo, il calcio, più pacifico di sfidarsi rispetto a quelli che vedono protagonisti gli stati del mondo.
Oggi, se scenderà in campo - dall'inizio è comunque favorita la coppia formata da Lautaro e Thuram - Taremi sarà in qualche modo protagonista di una vicenda molto più vicina alla geopolitica, appunto, che al pallone. Iran e Arabia Saudita sono tra i Paesi più importanti del mondo islamico, ma tutt'altro che vicini. Teheran è la storica roccaforte dell’identità persiana e dello sciismo islamico; Riyadh e Gedda, viceversa, sono il principale riferimento del mondo arabo-sunnita.
I due Paesi, storicamente, sono divisi da questa profondità rivalità religiosa. Che ha i suoi riflessi anche sui rapporti politici: l'Arabia Saudita, per esempio, è da sempre il principale alleato degli Stati Uniti nel Medio Oriente. Tra recriminazioni reciproche e guerre per procura, fino alle numerose rotture diplomatiche, ristabilite a partire dal 2022 e poi in via definitiva - per quanto possibile, ma anche le vicende di Gaza per ora non hanno compromesso la distensione - dal 2023, il confine è sempre labile. Da verificare, se Inzaghi lo schiererà in corso (che sia dall'inizio o a gara in corso), l'accoglienza del pubblico.