Ultras indagati, il 'ras' dei parcheggi a San Siro cercava l'appoggio di Gravina
Ampio spazio al caso ultras sulle pagine de La Verità distribuito stamattina in edicola. Dagli atti della Procura della Repubblica di Milano si evince che alcuni degli indagati puntavano ad andare in trasferta e spostarsi in direzione Roma per ampliare gli affari allo stadio Olimpico. Obiettivo accaparrarsi i parcheggi fuori dall'impianto capitolino, assieme a quelli di San Siro.
Questo filone dell'inchiesta, tra le altre cose, ha portato a perquisizioni a carico di Aldo Russo e del fratello Mauro, rispettivamente cognato di Maldini e socio d'affari di Bobo Vieri. E stando a quanto emerge dalle intercettazioni, uno degli arrestati, Giuseppe Caminiti puntava a ottenere il sostegno di Gabriele Gravina, presidente della FIGC. Il tutto, sottolinea il quotidiano, è stato già smentito da quest'ultimo. Caminiti è uno dei vertici dell'operazione, per gli inquirenti è il 'ras' dei parcheggi al Meazza. In un'intercettazione con due non indagati risalente al 7 gennaio 2021, Caminiti spiega: "La ‘ndrangheta che vuole entrare in curva è per il business che c’ha della roba (droga, ndr). Ma anche dei parcheggi! Tutto! dietro lo stadio c’è un business della madonna! È una carta d’identità, un passepartout per qualsiasi altra cosa. Hai capito? Poi loro cosa fanno... dal parcheggio pigliano i servizi delle pulizie... dalle pulizie pigliano la gestione ristoranti... dai ristoranti si pigliano la Curva... pigliano tutto!".
E ancora proseguiva Caminiti: "I parcheggi son tanta roba eh! Gliel’ho fatto prendere io l’appalto... il sottoscritto è stato. Come il sottoscritto è stato, se piglia Roma e tutti gli altri. Se noi riusciamo, noi abbiamo fatto bingo con Roma... abbiamo fatto centodieci e lode". E qui spunta il nome di Gravina: "Puoi mettere Gravina, gli dici 'ascoltami deve vincere la Pegaso... La gara d’appalto deve vincerla la Pegaso... stop'". Di fronte alla richiesta di andare a Roma insieme da lui, l'interlocutore di Caminiti ribatte: "Adesso ha tanti cazzi per la testa Gabriele che non ti dico... io giù lunedì prossimo, lo chiamo, gli fisso un appuntamento perché queste cose vanno parlate a voce".