Udinese, Thauvin già a suo agio nello scacchiere di Runajic: ora si alzeranno i giri del motore
L’Udinese chiude la prima settimana di lavoro con una sgambata contro gli sloveni del Bilje. Il tecnico Kosta Runjaic non ha potuto ancora schierare una formazione definibile come titolare viste le assenze, ma ci sono i primi indizi su quelli che sono i concetti su cui si sta lavorando in ritiro, ovvero esterni più alti e due fantasisti che devono svariare molto per creare spazi. In un’idea del genere è parso esaltarsi Thauvin, parso in forma già smagliante e che sembra essere chiamato ad essere il riferimento tecnico con l’addio di Pereyra e lo stop di Deulofeu.
La prossima sarà una settimana importante. Si alzerà il livello dal punto di vista delle amichevoli sfidando il 17 luglio l’NK Istra (Serie A croata) e verranno presentate sia la campagna abbonamenti che la prima maglia, poi il 18 partenza per Bad Kleinkircheim per completare la preparazione in Austria prima della sfida di Coppa Italia contro la vincente della sfida tra Juve Stabia-Avellino, sarà il primo impegno ufficiale prima dell’esordio in campionato contro il Bologna al Dall’Ara.
Dal punto di vista del calciomercato invece la situazione sembra ancora abbastanza ferma, con diversi nomi, ma ancora poco di concreto ad eccezione di Iker Bravo, ormai in arrivo, e di Alexis Sanchez, grande desiderio dell’Udinese per aumentare ulteriormente il tasso tecnico dell’attacco. Lo spagnolo invece arriverà e sarà valutato insieme a Damian Pizarro per capire come andare a ridisegnare le gerarchie e se ci sarà bisogno di sfoltire visto che attualmente lì davanti Runjaic ne ha tanti a disposizione e alcuni ragazzi, come Matheus Martins, sembrano ad oggi di troppo.
Per il resto tanti nomi, la sensazione è che serva un difensore e qui si va sui vari Facundo Gonzalez, Biraschi e Bonifazi (sarebbe un ritorno). Nomi anche per le fasce, come Barbieri. Ad oggi però si attende di capire chi potrebbe uscire prima di andare effettivamente con forza su un profilo. Se infatti dovesse esserci l’addio, per esempio, di Kabasele servirebbe un certo tipo di rimpiazzo, se invece dovesse salutare uno dei “big” come Perez o Bijol si dovrebbe andare su tutt’altro tipo di giocatori. La situazione dunque è ancora estremamente in evoluzione.