TMW RADIO - Sconcerti: "L'Inter con Dzeko-Lautaro-Correa avrebbe forse l'attacco migliore"
Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, ha così parlato durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando da Messi che lascia il Barcellona e va al PSG: "Mi sembra onestamente che ci sia qualcosa di troppo grande, una specie d'eccesso nella sua storia. Vent'anni a Barcellona sono una cosa eccezionale, il PSG ora diventerà invece una sorta di Harlem Globetrotters, una specie di selezione di supereroi che forse diventerà una squadra di calcio e forse no. Che solo uno al mondo possa mantenerlo, significa che siamo davanti a un eccesso, da lui pagato nel Barcellona: il buon calcio dovrebbe rimanerne lontano. Mai rinunciare a un buon giocatore, ma pagarlo quanto è giusto che sia".
Hanno un attacco bello abbondante... Icardi che farà?
"Giocava poco e non era titolare già dallo scorso anno. In questo momento però è l'unico centravanti che c'è, per cui è fondamentale, pure fosse per entrare nel corso della partita. Uno da area di rigore come lui, anche in panchina, è fondamentale".
Come potrà trasformarsi l'attacco dell'Inter?
"Credo che Inzaghi prediliga Correa. Un attacco con Dzeko, Lautaro e Correa sarebbe forse il migliore del campionato. Ci sarebbero possibilità di fare buone cose così, per me Correa è quello giusto e quello che preferisce Inzaghi".
Di Abraham per la Roma che ne pensa?
"Mi aspetto qualcosa di profondo e serio dalla Roma, fino ad adesso sono rimasto colpito dalle loro incertezze di mercato. Se andassero a cercare Abraham per prenderlo in prestito, dopo aver pagato Shomourodov una certa cifra, pare come abbiano subito e non condotto il mercato. Abraham è un prospetto eccezionale, ma dipende se lo prendi in prestito o lo compri. Se lo valorizzi per gli altri, diventa solo una spesa".
Serve qualcosa anche a centrocampo?
"In questo mercato si finisce a rivalutare i giocatori propri, e oggi la Roma ha un ottimo centrocampo".
Che pensa del mercato della Juventus?
"Se si parla di Ramsey regista significa che siamo ancora in una fase iniziale e che Allegri si preoccupi di allenare la squadra sperando che un regista venga calato dal cielo. Oggi la Juventus mi sembra la più forte ma bisogna aspettare: il mercato mi sembra che stia cominciando solo adesso. Lo stesso Locatelli è ottimo ma non decisivo, non si può pensare che faccia la Juventus".
Quindi prenderebbe anche Pjanic?
"Dipende se vogliono un regista puro. Pjanic lo è, ottimo anche se un po' lento. Locatelli non lo è, è una mezzala".
Che ne sarà del futuro di Vlahovic?
"Non prendere in considerazione un'offerta non è una mossa intelligente, ma populista per far vedere alla tua gente che sei forte. Ma conviene alla Fiorentina?".
Con il rinnovo magari sì.
"Se però vai a mettere una clausola rescissoria da 60-70 milioni di euro sei nelle condizioni di oggi, ti stanno offrendo quella cifra... Nessuno riesce nel calcio a giocare d'anticipo sul mercato, l'importante per me è non pensare che Italiano da solo possa pensare di cambiare una squadra modesta, strutturata nella sua mediocrità ed estremamente pericolosa da considerare superiore. Ora come regista sento parlare di Pulgar, ma non lo è. L'errore che va evitato è pensare che la squadra sia buona o sottovalutata, perché vale poco".
Nastasic e Milenkovic sono due giocatori troppo diversi?
"Su Milenkovic sono preoccupato perché vedo che il prezzo diminuisce di 2 milioni al giorno... Io Nastasic non l'ho visto in questi anni, ma su di lui ci siamo già sbagliati una volta. I difensori, quando sono grandi e grossi, non sono mai un problema".