TMW - Milan infastidito dalla posizione di Leao: nodo clausola, non c'è intenzione di rinnovare
Nulla è cambiato dal 19 di gennaio, quando davamo conto della richiesta di Rafael Leao di abbassarsi la clausola a 80 milioni dagli attuali 150 per firmare l'agognato rinnovo con il Milan. In questo momento il problema non è solo una questione di ingaggio, visto che le parti sono abbastanza vicine con un accordo che si potrebbe raggiungere intorno ai 7 milioni, ma sono tutti gli orpelli che andrebbero limati e che i rossoneri non hanno intenzione di soddisfare.
La realtà è che il Milan vorrebbe avere una libertà che non avrà più. La scadenza è fra 18 mesi e la prossima finestra trasferimenti, a giugno, è quella che porterà alla scadenza 2024. Leao vuole abbassare la clausola perché permettendo a un club straniero - dalla Premier, soprattutto - di arrivare a un giocatore della sua caratura per 70-80 milioni ci può essere un corposo bonus alla firma per risolvere finalmente la pratica con lo Sporting di Lisbona. Cosa che il Milan non può fare se non alzare lo stipendio e pagarci le conseguenti tasse: se Leao deve metà dei soldi allo Sporting, il Milan per aiutare il portoghese dovrebbe dargli il doppio, pagando i contributi. Un'enormità.
Così ora è tutto in stallo. Il Milan è infastidito dalla situazione perché Leao non ha nessuna intenzione di firmare, ora. Paolo Maldini ha più volte provato un canale comunicativo con Leao - che ha deciso autonomamente, sostenuto comunque dall'entourage ma che non aveva problemi eventualmente a firmare il rinnovo - ma si è sempre trovato di fronte la volontà di essere aiutato economicamente per la questione Sporting. Il Milan non accetta questa situazione, né gli 80 milioni di clausola: intanto la scadenza si avvicina e la valutazione inevitabilmente dovrà scendere, per evitare nuovi casi Kessie, Donnarumma o Calhanoglu. Farne una questione di principio, attualmente, è controproducente per i rossoneri.
Anche Leao, però, dovrà ritornare quello di qualche tempo fa. Perché nelle ultime partite è quasi scomparso, finendo addirittura in panchina contro il Sassuolo. Un mese di gennaio compicato - anche se iniziato bene, a dir la verità - sia per i rossoneri che per lui. I rapporti continuano a essere tiepidi e la situazione, al netto dei comunicati del Milan, sta lentamente peggiorando. Forse neanche tanto lentamente. Al netto che domani Leao può cambiare idea e firmare, ma l'ipotesi appare molto peregrina.