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Sindaco di Napoli: "Stadio Maradona, inizio lavori entro il 2026. E il Napoli non giocherà altrove"

Sindaco di Napoli: "Stadio Maradona, inizio lavori entro il 2026. E il Napoli non giocherà altrove"TUTTO mercato WEB
venerdì 9 agosto 2024, 16:45Serie A
di Alessio Del Lungo

Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc per parlare dello Stadio Maradona: "Il percorso per i lavori sta continuando, anche il ministro Abodi ha un ruolo importante in questa vicenda. Abbiamo fatto alcune riunioni a Roma, insieme ad Aurelio e al ministro, per individuare il percorso migliore per poter realizzare questo grande intervento sullo Stadio. Stiamo valutando ogni cosa sia dal punto di vista procedurale, perché si tratta di un'infrastruttura pubblica e quindi la legge sugli stadi è il nostro punto di riferimento; sia su un possibile sostegno del Governo (c'è stata anche la disponibilità anche del ministro Fitto per trovare delle formule di sostegno alla società per poter far fronte a questo grande investimento); e poi anche dal punto di vista procedurale valutando la possibilità che questo intervento venga fatto a pezzi, per consentire l'uso dello stadio nella fase in cui si iniziano i lavori".

Il Napoli continuerà a giocare lì durante i lavori?
"Il Napoli non andrà a giocare altrove mentre si svolgeranno i lavori: questo è il progetto su cui ci sta lavorando. Questa è la volontà della squadra, mia e dell'amministrazione: trovare le formule per consentire la contemporaneità tra l'uso dello stadio e i lavori che devono essere portati avanti. Questa esperienza è stata fatta in molti stati italiani ed esteri: dal punto di vista tecnico è possibile, è solo una questione organizzativa. L'obiettivo è non penalizzare tifosi e squadra".

Quanto costeranno i lavori?
"Dal punto di vista economico non c'è ancora una quantificazione, perché dipende dalle caratteristiche del progetto che la società sta sviluppando insieme ai progettisti. Quindi la parte economica è in una fase di definizione, perché dipende dal valore dei lavori dello stadio e dalle opere complementari, come i parcheggi. Io credo che sia giusto che sia la squadra, il presidente e la società a dire l'entità dell'investimento che vogliono fare. Non voglio sbilanciarmi anche nel loro rispetto, ma sarà un investimento importante".

Entro quando finiranno i lavori?
"Per rispettare la scadenza degli Europei, i lavori devono iniziare nel 2026. Una città come Napoli merita un'attenzione particolare da parte del Governo nella scelta per quanto riguarda gli Europei, perché rappresenta la più grande città del Sud. Se avremo, come mi auguro, uno Stadio all'altezza, dobbiamo essere sede degli Europei. Nel momento in cui si realizza questo investimento da parte della società, lo Stadio Maradona entrerà nella completa disponibilità della squadra. Sarà dedicato solamente al calcio e troveremo una soluzione alternativa per quanto riguarda le altre destinazioni d'uso. Ci sarà una convenzione di lunga durata, perché questo è previsto dalla legge sugli Stadi. Non possiamo deciderlo noi, lo decidono le leggi dello Stato. Questo si realizza con la massima disponibilità da parte mia e dell'amministrazione per fare in modo che i tifosi del Napoli abbiano finalmente uno stadio all'altezza della tradizione calcistica della città. L'eliminazione della pista d'atletica e l'avvicinamento delle curve al campo di gioco è un'ipotesi realistica, perché è una condizione che viene posta anche dalla Federazione internazionale per l'accreditamento alle competizioni internazionali. La UEFA vuole uno Stadio che sia completamente dedicato al calcio, dove ci sia anche una maggiore vicinanza degli spettatori rispetto al campo di gioco".

Napoli avrà uno stadio europeo moderno?
"Io non faccio promesse a vuoto, prometto il mio impegno massimo affinché questo avvenga. Ma dobbiamo farlo in due, l'amministrazione e la società, e forse anche in tre, se inseriamo il Governo che deve darci una mano. Speriamo di avere finalmente una Napoli moderna. La città ha tutte le energie economiche, culturali e umane per poter essere una città moderna, mantenendo la sua identità. Non potremmo mai essere come una grande città d'Europa e non lo vogliamo essere: dobbiamo essere moderni nella nostra diversità. Faccio un in bocca al lupo ad Antonio Conte, che questo sia l'anno per ripartire dopo le difficoltà della passata stagione. Il desiderio di un nuovo scudetto deve essere la stella polare della città. Sarà un anno in cui avremo un Napoli fortemente competitivo, grazie all'impegno di Aurelio De Laurentiis e al carisma di Antonio Conte, che è un vincente".

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