Serie A sempre più scozzese: McTominay oro di Napoli, Ché Adams il migliore al Toro

La Serie A, negli ultimi anni, si è scoperta sempre più scozzese. Sono lontani i tempi dei Denis Law e dei Joe Jordan, quando arrivavano con il contagocce e spesso non si ambientavano, essendo abituati a un calcio molto differente. Il mercato ultimamente si è aperto molto anche grazie al Bologna che è stato un antesignano, prendendo Hickey e Ferguson - e trovando discreti giocatori - ma anche altri "minori" hanno portato il movimento ad affermarsi: Henderson dell'Empoli, Hendry alla Cremonese, Doig fra Verona e Sassuolo.

Poi c'è Che Adams. L'anno scorso, a gennaio, era già praticamente chiuso al Torino, salvo poi cercare un'avventura in Premier League che non è mai arrivata. Così il lungo tira e molla è arrivato fino a Primavera inoltrata, con un'offerta sul tavolo parecchio inferiore rispetto a quella che avrebbe potuto accettare a gennaio. Non fa niente: sette gol in campionato, alcuni anche di pregevole fattura, ma la sensazione che possa essere ancora migliore dopo una prima stagione di ambientamento. Forse con Duvan Zapata come spalla avrebbe avuto più facilità nell'andare in gol e crearsi occasioni.

E poi c'è Scott McTominay. Il sesto gol in campionato poteva dare una sorta di mini fuga, serve però per evitare di incappare in una sconfitta che poteva essere problematica con l'Atalanta schiacciasassi a Verona e l'Inter questa sera contro la Fiorentina, a San Siro. La sua posizione però è sempre un problema per gli avversari, capace di coprire praticamente tutti gli ottanta metri da area a area. Con Anguissa è l'uomo in più di questo Napoli.