Sacchi: "Le parole di Van Basten mi ferirono, ma non gliene voglio male"
In occasione dell'uscita del suo nuovo libro "Il realista visionario", Arrigo Sacchi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, parlando anche di Marco van Basten: "Qualche anno fa, le cose che disse in una intervista mi ferirono. Ma non gliene voglio male. Non mi sembra di essere stato duro con lui. Semplicemente, lo trattavo e lo valutavo come gli altri. Forse non gli andava bene questo. Ma non me lo ha mai detto. Tra noi non c’erano problemi».
Insomma. «Arrigo mi ha rotto i cogl...». Era la primavera del 1991. Sentita a Milanello, mentre Marco entrava nella sala del biliardo, con le mie giovani orecchie da praticante giornalista. (Ride).
"Beh, forse qualche tensione c’è stata. Lui era convinto che noi italiani fossimo tutti ignoranti. Una volta gli risposi. Caro Marco, gli dissi, guarda che noi vincevamo i campionati del mondo quando voi olandesi stavate ancora sott’acqua. Lo feci ridere, e ne fui felice. Era una persona e un atleta fragile. Durante una partita di precampionato della nostra prima stagione, gli dissi che non serviva che andasse incontro alla palla a centrocampo. Vacci vicino, senza cercarla, e poi taglia dentro, che così ti picchiano di meno".
Le diede ascolto?
"No, e lo spaccarono. Era un fuoriclasse assoluto, un po’ testardo. Quando ritornò in Italia dal primo infortunio, venne a vedere Milan-Napoli, il famoso 4-1 per noi. Mister, mi disse, non avrei mai creduto che in così poco tempo lei riuscisse a fare un gioco così poco italiano".