Rubinho sta dalla parte di Motta: "Juventus, io l'avrei aspettato. Diventerà un grande"

Da Thiago Motta a Igor Tudor. La Juventus cambia guida. La sconfitta in casa della Fiorentina è costata all'allenatore che è stato sollevato dall'incarico nella giornata di domenica. Al suo posto ecco un tecnico che conosce l'ambiente bianconero avendoci giocato negli anni passati. Il suo compito sarà quello di risollevare la squadra e cercare di condurla verso una qualificazione alla prossima Champions League che in questo momento sembra lontana. L'impresa può ancora essere raggiunta ma è chiaro come serve un'inversione di marcia.

E per parlare proprio dell'allenatore italo-brasiliano, l'edizione odierna de La Stampa ha contattato Rubinho, suo compagno di squadra: "Come si dice in casi come questi - ha subito analizzato l'ex Juve - da lontano è dura dare giudizi: credo che abbai influito un andamento troppo alterno. Sul colletto della maglia che ho conosciuto c’è scritto: vincere è un’ossessione. E se pareggi tanto…"

L'ex portiere del Genoa ha poi raccontato di come ai tempi in rossoblù, Motta era un giocatore che non abbassava mai la testa quando aveva la palla al piede. Che aveva estro e che in campo aveva tanta eleganza: "Eleganza che - ha proseguito l'estremo difensore brasiliano - evidentemente, cerca nei suoi ragazzi. Io l’avrei aspettato, diventerà un grande".